La copertina di AmericansLa copertina di Americans

Il lato epico e quello no – Cinquant'anni fa, un giovane fotografo europeo parte per un viaggio in America. Ha in tasca una borsa di studio della Fondazione Guggenheim da spendere per trascrivere, con la sua macchina fotografica, il nuovo continente e la sua epopea. Ne uscirà, proprio nel 1958, un volume che quella storia e quella epopea hanno saputo riscrivere, con gli occhi disincantati e insieme avidi, martellanti, di chi di quel mondo vedeva per la prima volta, scoprendone il lato epico e il lato normale, quotidiano di quell'epica.

Il libro, il film – A cinquant'anni di distanza, il libro Americans di Robert Frank, fatto epocale per allora – nel mondo della fotografia ma non solo, della cultura, della società – viene riproposto a Milano, grazie all'iniziativa di Contrasto che ne ripubblica la versione originale, presso lo Spazio Forma di Milano; in una serata, lunedì 16 giugno, che vedrà ospiti Philippe Séclier, fotografo francese già noto per un suo trascorso lavoro su Pier Paolo Pasolini, lo scrittore Andrea De Carlo e il fotografo Ferdinando Scianna. De Carlo, leggendo brani di quella altrettanto celebre introduzione redatta all'edizione originale da Jack Kerouac – "Chi non ama queste immagini non ama la poesia", scrisse nell'occasione l'autore di On the road; Séclier presentando in anteprima assoluta, un documentario di 28 minuti, An american journey, girato sulle tracce di Frank.

Un nuovo modo di guardare
– Quando parte per il viaggio Frank è già un nome; di origini ebraiche, nato a Zurigo nel 1924, già nel 1951 ha esposto grazie ad Edward Steichen, nella mostra 51 American Photographers allestita al Moma di New York e poi nella celebre The Family of Man del 1955. Ma è il primo europeo ad essere scelto dalla Fondazione Guggenheim. Dura un anno il suo viaggio; quanto gli basta per toccare 48 stati del paese e per realizzare poco meno di 25 mila fotografie. Nel 1958, la prima pubblicazione, in edizione francese; con una selezione di ottanta immagini; l'anno dopo la Grove Press pubblica il volume negli Stati Uniti col titolo The Americans. Quelle poche decine di immagini bastarono a rivoluzionare una idea di reportage, diventando da lì in poi, un modello di riferimento imprescindibile e nuovo a cui guardare. Non più solo quello cui già negli anni Quaranta ci si ispirava, anche nell'Italia fascista, ugualmente secco, ugualmente di vasta risonanza sociale, promosso dalla Farm Security Administration e che ebbe in Walker Evans il suo esecutore ideale. Quello era un censimento delle condizioni di vita della profonda America da cui scaturì Furore di John Ford. Quella di Frank era la nuova America, uscita trionfante dalla guerra, proiettata alla conquista del pianeta, pronta ad invaderlo con i modelli culturali; ma nonostante ciò, con le sue nevrosi, i tic, il flusso caleidospcopico della sua vita; alla luce di un modo di viaggiare fotografando e di fotografare conoscendo che non sarà più quello di prima.

Robert Frank. Gli Americani
Formato: 21 x 18,5 cm
180 pagine
83 fotografie in bianco e nero
Prezzo euro 39,00
Contrasto Editore
Milano, 16 giugno 2008, ore 18 e 30
Forma, Centro Internazionale di Fotografia, Piazza Tito Lucrezio Caro, 1 20136
info: info@formafoto.it
stampa@formafoto.it
02 58118067