Architettura celesteArchitettura celeste

Un artista nuovo da queste parti viene proposto dal gallaratese SpazioZero, non più giovane, con una carriera girovaga che lo ha portato anche all'estero. Raffaele Romano, originario di Comiso, classe 1944, ne ha percorse tante di strade, ne ha incontrati tanti di maestri.

Fausto Melotti, ad esempio, ed Eugenio Tomiolo – in Italia – Pierre Koppe a Metz, in Francia. Negli anni '60 ha praticato a Faenza la ceramica, quindi ha vissuto a Parigi il '68 e successivamente esperienze in Germania e Scandinavia, dedicandosi a lavori su commissione piuttosto legati alla decorazione pittorica e plastica degli spazi.

A Gallarate presenta il ciclo Architetture celesti, dipinti che visualizzano in termini cromatici la vibrante materia delle distanze siderali, a dire il vero una visione ben poco celeste e per niente naturalistica, ma astratta, prossima semmai al magma racchiuso nelle viscere della terra.

Un'opera in mostraUn'opera in mostra

L'architettura è presente nella forza costruttiva delle composizioni, nell'equilibrio che le sottende, mentre meno si coglie la qualità luminosa dello spazio siderale, percepito piuttosto come energia in trasformazione.

Sono lavori ben strutturati ed esteticamente gradevoli, tentati dalla decorazione ma supportati da un pensiero filosofico e da una tecnica affinata. All'infinito cosmico, questa pittura cerca di dare una misura razionale, un confine.

Raffaele Romano affronta un tema che farebbe smarrire i più nella vaghezza
, egli invece serba un distacco emozionale che lo salva dal naufragare. Nonostante il suo amore per Leopardi.

ARCHITETTURE CELESTI
Raffalele Romano
dal 5 al 20 maggio 2007
Spazio Zero – via Ronchetti 6, Gallarate
martedì – sabato, 16.30 – 19
sabato e festivi, 10 – 12, 16.30 – 19
testo critico di Rossana Bossaglia