A. Appiani, Apoteosi di NapoleoneA. Appiani, Apoteosi di Napoleone

Sala delle Statue – I locali d'ingresso alla villa sono dedicati alla collezione statuaria e costituiscono la sola testimonianza dell'allestimento originale voluto da Sommariva. Lungo il perimetro del Salone centrale, sotto la volta, è collocata una delle opere più significative della collezione: l'altorilievo, composto da trentatré lastre in marmo di Carrara, raffigurante L'ingresso di Alessandro Magno in Babilonia, capolavoro dello scultore danese Bethel Thorvaldsen (1768-1844).

Non potendo sempre assicurarsi gli originali, Sommariva ricorse spesso alla commissione di repliche di opere dell'amatissimo Canova, frequentemente riprodotte anche in cammeo. A questa serie di copie si aggiunge l'opera più popolare della raccolta, celebrata da illustri visitatori della villa come Gustav Flaubert, il gruppo di Amore e Psiche giacenti eseguiti in marmo di Carrara da Adamo Tadolini, allievo prediletto di Canova: si tratta di una replica del gruppo canoviano eseguito per il principe russo Yussupoff derivata a sua volta dal modello autografo del maestro.

Sala Hayez – Le rare testimonianze della raccolta pittorica ottocentesca di Sommariva (scampate alle

A. Tadolini, Amore e Psiche giacenti, copia da CanovaA. Tadolini, Amore e Psiche giacenti,
copia da Canova

alienazioni da parte degli eredi) sono state integrate da alcuni dipinti di Francesco Hayez depositati dall'Accademia di Brera ed esposti accanto al celeberrimo L'ultimo addio di Giulietta e Romeo, opera commissionata nel 1823, che godette di uno straordinario successo. Il primo è un bozzetto ad olio per la tela con l'episodio di Pietro Rossi che si congeda dalla moglie e dalle figlie; la seconda opera di Hayez costituisce la prima versione della Valenza Gradenigo al cospetto dell'Inquisitore sui padre, un soggetto che, grazie al suo successo, venne replicato più volte. Sempre da Brera provengono anche la Veduta di Villa Sommariva di Bidauld e il Ritratto di Emilio Sommariva di Eliseo Sala.

A questo nucleo di importanti opere si aggiungono una serie di arredi provenienti da Palazzo Reale di Milano, sopravvissuti ai bombardamenti del 1943 e qui collocati in deposito, che, sebbene estranei alle vicende della villa, si integrano perfettamente nel percorso neoclassico voluto da Gian Battista Sommariva (1760-1826), illustre rappresentante della borghesia emergente, documentando così uno dei più significativi esempi di collezionismo pubblico. Di uguale provenienza la serie di affreschi dedicati all'apoteosi napoleonica e realizzati nel 1808 da Andrea Appiani, in collaborazione con Vincenzo Monti e Luigi Lamberti, per la Sala del Trono di Palazzo Reale, unica testimonianza superstite dell'importante ciclo decorativo nella prestigiosa residenza milanese.

Per maggiori info.: http://www.villacarlotta.it/
Orari: 9.00 – 18.00
(chiusura biglietteria 18.00, museo 18.30, giardini 19.30)
Ingresso: Singoli Adulti € 8,50; Singoli Anziani (oltre 65 anni con carta di identità) € 4,50; Singoli Studenti € 4,50