Poetando incontra un guerriero barbaro, armato di tutto punto e pronto a difendere la cultura lombarda con il dialetto e i versi struggenti che utilizza come asce da guerra.

El Luis (al secolo Luigi Balocchi) ha nelle sue poesie un moto rivoluzionario ma anche reazionario: è l’estrema propaggine a difesa di un nuovo mondo che non dimentica le origini e la forza generatrice derivante dalle proprie radici.

Ai microfoni di Luisa Cozzi, el Luis legge le poesie in dialetto lombardo che gli sono valse un premio all’ultimo Gozzano 2020 -concorso nazionale di poesie-, dedicando questo riconoscimento ai suoi morti, ai vecchi della sua terra che gli hanno lasciato in eredità il compito di essere l’estrema propaggine celtica capace, col poesia, di diffondere cultura e conoscenza, tradizione e mito, partendo dalla durissima realtà dei nostri giorni.

Non mancano versi che narrano del Covid e altri che si occupano degli ultimi, dei malati di mente e dei senza-tetto o delle miserie dei rapporti umani in questo nostro tempo sempre più sospeso e sempre più simile ad un campo di battaglia.