La locandinaIl dramma di una donna over 35 alle prese con un figlio che non arriva – Sul palco la sola e delicata presenza di una donna alle prese con l’ossessione di avere un bambino a tutti i costi. Ad accompagnarla, durante la rappresentazione, la paura di essere troppo “vecchia” per fare un figlio, per crescerlo, per educarlo. Una sorprendente Antonella Questa, in scena con “Stasera ovulo” venerdì scorso al Teatro del Popolo di Gallarate, ha messo a nudo l’ ossessione di maternità che, secondo l’autrice dello spettacolo – Carlotta Clerici – affliggerebbe le donne over 35. Un monologo che indaga, con ironia e drammaticità, le problematiche della sterilità femminile. Un’ora e mezza di rappresentazione che sviscera una delle tematiche più attuali: fino a dove riesce a spingersi l’istinto materno di una donna che, passata l’età feconda, vuole avere un figlio? Dopo aver consolidato la propria relazione, dopo aver trovato un lavoro stabile e gratificante…c’è ancora il tempo per pensare a una famiglia? Quando si capisce di volere un figlio? Quando ce ne si deve rendere conto senza che sia troppo tardi? Domande ed interrogativi a cui Antonella Questa ha cercato di dare una risposta…Una risposta che arriva attraverso una strada tortuosa, fatta di tentativi, fallimenti, di esami medici e di cure ormonali pesanti…senza nessun risultato positivo. Un finale commovente ed inaspettato quello a cui l’attrice giungerà. Abbandonata la strada del figlio naturale si apriranno le porte all’adozione, unico modo per essere genitori.

 

Antonella QuestaDa sola, sotto le luci dei riflettori – Un monologo incalzante, brioso, ammiccante, riflessivo…ma soprattutto coinvolgente! Superba la performance di Antonella Questa, fluida e diretta la scrittura del testo da parte di Carlotta Clerici, lineare e profonda la regia di Virginia Martini. Tre donne per uno spettacolo che ha come fil rouge la più incontrollabile delle disfatte femminili…la sterilità. Quell’incessante e vorticosa voglia di avere un bambino “di pancia”, quell’immaginarsi un giorno col pancione in un letto d’ospedale aspettando di dare alla luce la propria “creatura”. Tutte emozioni che la protagonista di “Stasera ovulo” non ha potuto vivere. Un invito alla vita: questo il messaggio che lo spettacolo vuole far emergere. Una ricognizione ironica e veritiera che ha fatto – per una sera – del Popolo di Gallarate un tempio dell’amore verso la vita e la creazione, ma ha anche strizzato l’occhio verso l’adozione, enorme atto d’amore che due genitori possono compiere.

Si intitola “Stasera ovulo” lo spettacolo andato in scena lo scorso venerdì al Teatro del Popolo di Gallarate. Un monologo, interpretato da una bravissima Antonella Questa, dove la protagonista – over 35 – si trova alle prese con una gravidanza tanto cercata ma che tarda ad arrivare. Una riflessione, a tratti pungente, su una tematica che tocca da vicino molte donne del giorno d’oggi.