L'equilibrio di mondi tra le foto di Luigi Ghirri (Scandiano 1943-1992) e la pittura di Andrea Di Marco (Palermo 1970-1992) rimandano all'intimità di cose e luoghi della memoria quotidiana.
Le stampe dai toni caldi della lontananza di Ghirri, trovano a amplificazione spaziale e attualizzazione temporale e cromatica nelle opere di Di Marco.
Tale nobilitazione messa in atto da "Dialogo non intercorso" a cura di Angela Madesani, in corso presso la Galleria Giovanni Bonelli a Milano, anima l'esercizio della meditazione visiva, a dire come un prato, una via periferica, panni stesi, ombrelloni su una spiaggia liberi dalla presenza dei bagnanti, saracinesche arrugginite, racchiudono una poetica del quotidiano tanto bene descritta nei versi di Sandro Penna nella raccolta "Stranezze" (Ed. Garzanti) e lo stupore del potenziale narrativo presente in ogni cosa e luogo che ci circonda.
Tale meraviglia è bene descritta nelle prime pagine di "Per scrivere un film" (Ed. Rizzoli) di Ugo Pirro, tra i più importanti sceneggiatori del cinema italiano. L'autore narra come ad ogni conferenza gli veniva sistematicamente domandato da quali fonti traesse le ispirazioni per i suoi soggetti. Pirro rispondeva semplicemente "osservando le cose di ogni giorno".
E le cose di ogni giorno scorrono nelle opere dei due artisti, facendoci comprendere di quanta liricità sono percorse, quali soffi di magia le vivifica e quanto nella fretta del nostro quotidiano più o meno consapevolmente, perdiamo.
Luigi Ghirri e Andrea Di Marco – "Dialogo non intercorso"
Milano – Galleria Giovanni Bonelli, via Porro Lambertenghi 6
Fino al 30 dicembre
Orario: martedì-sabato 11-19