E' una inequivocabile chiave di lettura il titolo dato da Alessandro Trabucco curatore di "Antiritratto", alla mostra in corso presso la Galleria Maria Cilena a Milano.
Per l'occasione, tre fotografi interpretano la loro idea di negazione del ritratto lavorando su aspetti psicologici, sociali e scenografici.

I personaggi di Aqua Aura emergono da interni quasi totalmente dominati dal buio, i loro volti sono negati da maschere che hanno il compito di nascondere le loro vere identità, ponendoli nella condizione di affrontare una recita dove lo spaesamento temporale alimenta l'imprevedibilità della messa in scena.

I "Ritratti di fine millennio" di Francesco Garbelli sono una precisa e impietosa denuncia degli effetti che l'inquinamento compie sulle statue di molti edifici pubblici.

Lo smog agendo sulle fisionomie dei volti, ne trasfigura le espressioni, ponendo in essere una chiara accusa nei confronti delle istituzioni preposte alla tutela dei beni culturali.
Le fisionomie di Rowan D.G. Corkill si negano alla visione del mondo poiché indossano cappucci neri privi di feritoie per gli occhi.

Il loro sguardo è rivolto verso se stessi.
Nei suoi antiritratti, Corkill presenta fisici con pettorali scolpiti e braccia muscolose, che hanno fra le mani un teschio bianco, in un gioco di estremità cromatiche, a definire il rapporto che l'uomo, in alcuni frangenti, stabilisce tra la labilità alchemica e il mistero dell'esistenza.

 

"Antiritratto" – A. Aura,F. Garbelli,R. Corkill
Milano – Galleria Maria Cilena, via Carlo Farini 6
Fino al 6 giungo
Orario: martedì-venerdì 15,10-19