Il fulcro del borgo di Velate è la Piazza S. Stefano. Vi sorgono l'omonima chiesa parrocchiale, l'oratorio di S. Domenico e la cinquecentesca Casa Clerici, che conserva tracce di una medievale casa torre.
La chiesa parrocchiale, presenta un'ampia e severa navata, sulla quale danno complessivamente otto cappelle, conclusa da un profondo presbiterio che costituisce il nucleo più antico dell'attuale costruzione, rimontando all'epoca tardo gotica.
Sulle pareti del coro risaltano affreschi del primo Cinquecento, attribuiti a Pietro da Velate, con marcate ascendenze rinascimentali.
Importante la trave lignea dell'arco trionfale, con la crocifissione figurata, che pare attribuibile ai sec. XVI-XVII.
La pila dell'acqua santa, attigua al presbiterio, proviene dalla chiesa di san Cassiano. Presenta lo stemma dei Bianchi, nobile famiglia di Velate, gli elementi figurativi ed ornamentali rinascimentali e la data del 1529; e la tela con la Vergine col Bambino e i santi Lucia e Francesco attribuita a Salvatore Bianchi.
Nella silenziosa quiete di Velate, Villa Dotti accolse e ispirò il pittore siciliano Renato Guttuso fin dagli anni ‘50.