Trezzano (MI) – Il lungo periodo di lockdown ci ha insegnato a vedere l’arte con un altro sguardo, quello virtuale. Ci siamo abituati a visitare mostre ed esposizioni interagendo con strumenti tecnologici.
Per molti una grande novità ma in realtà, da oltre vent’anni Accademie e Università sono impegnate e insegnano questo nuovo modo di vedere e produrre arte.
Cambiano le estetiche contemporanee e si modifica anche la divulgazione di tutte le arti: dal cinema al videogame, dalle visite ai musei appunto, all’interazione del pubblico in remoto. Tra le realtà che lavorano a questi processi di cambiamento anche la società milanese Api srl, sul campo e nel settore specialistico dal 1985 impegnata in progetti per fiere e musei con Neoludica Game Art Gallery, che coniuga le arti contemporanee con quelle degli artisti digitalisti del XXI secolo.
Dopo sondaggi anonimi condotti col pubblico e con privati, direttori museali e responsabili di Fondazioni, API ha potuto affinare le proposte per affiancare il lavoro di chi si trova a gestire le arti con adeguate soluzioni tecnologiche. Quali? L’azienda offre soprattutto realtà aumentata, virtuale e gamification.
Abbiamo pensato al mondo degli eventi – spiega Massimo Spica, direttore generale Api – come mostre, fiere, convegni e sfilate di moda che da febbraio sono fermi e dove attraverso l’uso di tecnologie come blockchain e realtà Virtuale permettiamo agli organizzatori di svolgerle creando coinvolgimento ed emozione oltre che il contatto umano seppur a distanza. Un ulteriore sforzo riguarda i musei, l’arte e la cultura in generale dove applichiamo le stesse tecnologie per creare percorsi veri e propri di coinvolgimento e immersività nel realismo delle opere con ricadute anche sull’indotto che normalmente accompagna una visita fisica al luogo (https://apiarvr.com/cultura/). A questo si aggiunge la collaborazione con Neoludica che da 12 anni si occupa di arti digitali ma con una preparazione professionale di lettere e arti classiche tale da offrire una consulenza a 360° a Musei, Fondazioni, Gallerie, Archivi, ecc. La nostra carta vincente è un team interdisciplinare, per cui non si hanno solo servizi tecnici ma un tuttotondo di saperi umanistici e scientifici che fanno la differenza”.
Carta vincente di Api è inoltre la collaborazione con professionisti di vari settori, soprattutto quello della cultura e delle arti dai quali attinge esperienze. Scienza e bellezza si fondono in queste nuove tecnologie.
Pensiamo che il futuro sia adesso – conclude il direttore – per questo ci appassiona metterci alla prova, al servizio degli altri, per creare insieme nuovi disegni di futuro, un design thinking condiviso che è anche alla base del nostro processo di formulazione servizi”.
L’azienda, per il mondo delle arti, delle fiere, dello showbiz realizza App Augmented Reality, app VR, cataloghi in 3D, musei e spazi virtuali interattivi per mostrare opere a magazzino che possono essere studiate; gamification per processi di engagement, fiere e spettacoli virtuali, piattaforma per e-learning-webinar-workshop-corsi ed eventi online.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito https://api-arvr.com/cultura/