Gli interni restauratiGli interni restaurati

Com'era – "Innanzitutto – esordisce Elena Galli – devo dire che la chiesa ha origini molto antiche; l'edificio come lo vediamo ora è il risultato di un intervento radicale del 1644. Quando sono iniziati i lavori di restauro la chiesa era in uno stato di grande abbandono, dovuto anche allo spostamento della sede parrocchiale negli anni '80 in una sede più grande. L'umidità aveva intaccato le pareti compromettendo lo stato degli affreschi che si presentavano molto rovinati. Gli affreschi più antichi sono della metà del ‘600; del ‘700 sono le decorazioni della parete di fondo, mentre la zona sopra il presbiterio è di fine ‘700". Conclusi i lavori di restauro nella chiesa di S. Maria Nascente a Cardano al Campo, i risultati dei lavori e delle ricerche sono stati di recente pubblicati in volumetto, curato dalle dalle restauratrici Elena Gnoato e Monica Mariniello e dalla stessa Galli che ci ha esposto, in questa occasione, l'iter e il significato di questo importante recupero.

Chi e quando –  Gli interventi si restauro sono stati fortemente voluti fin dal 2001 grazie a Don Paolo e sono stati ultimati sotto Don Mazzoleni, nel 2006. L'intero lavoro è stato compiuto in sinergia con le Soprintendenze ai beni archeologici, architettonici e artistici ed ha coinvolto, nel ruolo di curatrici, Elena Gnoato e Monica Mariniello che si sono occupate in prima persona dell'architettura dell'edificio; per gli affreschi invece ci si è affidati alla competenza della ditta Archè.

Fondamenta – Le prime scoperte importanti relative alla storia della chiesa sono avvenute col sollevamento del pavimento: "In questa occasione – spiega ancora Galli – abbiamo trovato le fondamenta dell'edificio originale risalenti al XII secolo. L'importanza di questo ritrovamento ha richiesto l'interruzione dei lavori di restauro e la presenza della dottoressa Binaghi, allora ispettrice di zona della Sovrintendenza archeologica per la Lombardia, che ha iniziato una campagna di scavi e rilevamenti di quelli che probabilmente risultano essere i resti più antichi di Cardano al Campo".

La copertina del volumeLa copertina del volume

Problemi e soluzioni – Il problema più grande a livello conservativo risultava essere la presenza di un'elevata umidità; prima di procedere ai lavori sono stati fatti sofisticati studi da personale competente per capire come ovviare a questo problema. Dopo aver rifatto il tetto è stata messa mano agli affreschi; i più antichi, probabilmente opera di maestranze milanesi, si trovano nella zona del presbiterio: a sinistra è rappresentata un'Adorazione dei magi, che si presentava piena di crettature, a destra invece un'Adorazione dei pastori, completamente annerita a causa del fumo provocato da un incendio scoppiato vicino alla chiesa negli anni ‘80. La parete di fondo è affrescata con un'annunciazione del ‘700; anch'essa particolarmente rovinata dall'umidità che ne aveva compromesso la freschezza della pennellata. "Ritengo – specifica la storica dell'arte – che l'autore potrebbe essere Biagio Bellati, importante artista bustocco".

Ricerca ricerca ricerca – Oltre ai restauri, particolarmente importante per le conoscenze acquisite da Anna Elena Galli, è stato il lavoro di ricerca fotografica svolto con l'aiuto della comunità parrocchiale. "Le foto degli anni '50 ci hanno permesso di vedere com'erano gli affreschi, soprattutto quelli della parete di fondo, con una certa lucidità. Inoltre, insieme a Elena Gnoato, mi sono occupata della ricerca documentaria che abbiamo svolto prima all'archivio di Cardano, poi all'archivio della basilica di Gallarate fino all'Archivio storico della diocesi a Milano".

Universitas Cardani – Nell'archivio di Milano è stata rinvenuta la carta originale dell'inaugurazione della chiesa, datata 1644. Questo documento ha permesso, oltre a datare la chiesa come si presenta oggi, di scoprire che l'edificio è stato costruito totalmente dall'Universitas cardani, cioè dall'intera comunità di Cardano, senza l'intervento di committenze (com'era in uso nel ‘600). "Ed è bellissimo vedere che quest'intervento si è ripetuto anche oggi: abbiamo ricevuto infatti grande supporto, sia morale che economico, dalla comunità, grazie anche alla continua sensibilizzazione attuata dai parroci che hanno proposto diversi incontri durante i restauri per informare di volta in volta sugli avanzamenti degli studi e sulle novità relative a lavori".

Verso il futuro – Il restauro è stato attuato per riportare all'antico splendore questo luogo di culto molto caro alla sua comunità. L'intenzione ora è quella di utilizzare l'edificio anche per ospitare piccoli eventi culturali, come concerti di musica classica, che ben si sposano con questo luogo ricercato. In ultimo, ma il progetto è ancora in fieri, l'idea è di inserire la chiesa tra la serie di beni della Provincia di Varese che in alcune giornate particolari dell'anno mettono a disposizione visite guidate, per imparare a riscoprire questo piccolo gioiello cardanese.