: "L'Italia osserva la sua contrada, ove si aggira una tigre""L'Italia osserva la sua contrada,
ove si aggira una tigre", 2010

La vita a colori – Risale al 2007 l'opera che Gianfranco Foglia aveva realizzato proprio alla Pro Loco e dedicato alla madre come all'umanità intera. Il pubblico era chiamato dall'artista ad osservare e cogliere ogni dettaglio dell'opera che ripercorrere l'intero soffitto della sala e seguiva le fasi della vita di ogni individuo come quella di Cristo. Il pittore di gallaratese torna in mostra fino al 23 luglio con una serie di lavori recenti.

Una visione personale – "…Nessuno può arrestare l'impeto della fantasia, la libertà d'espressione, il credere ciò che la mente trasforma in visione, la libertà in sogno, le sensazioni in immagini…" afferma l'artista. Questo uno dei pensieri alla base del personalissimo stile creato da Foglia nel corso degli anni che accostando Surrealismo, Metafisica e Simbolismo definisce Surmetasimbolismo. "Gianfranco Foglia è un artista giovane, intuitivo, con evidenti segni di valori pittorici ed espressivi che sta sviluppando e approfondendo per farsi una sua personalità. Certe letture (il De Chirico delle 'piazze', l‟estetica dell'onirico e del fantastico) hanno agito in lui come stimoli a livello di problematica e di iconografia. Ma Foglia ha saputo rendere vitale quella influenza, trasformandola così in una parte del suo essere", scriveva di lui anni fa Pedro Fiore. "…In seguito ad uno studio durante il quale ero stato tormentato dai visi di Arcimboldi e dalle immagini doppie di Salvador Dalì, ho intrapreso un percorso difficile e complicato che dalla metafisica arriva al simbolismo, incrociandosi con il surrealismo", ha affermato lo stesso pittore.

Un desiderio, un bisogno – Non c'è stato un vero e proprio avvicinamento al mondo dell'arte da parte di Foglia, ma un continuo e dosato nutrimento iniziato fin da bambino, quando per regalo riceveva una scatola di colori o un foglio per disegnare. Una vita semplice vissuta nello sfondo del gallaratese, un approccio con quello che sta a contorno del fare arte, che risale agli anni Ottanta. "La notorietà, l'essere famoso, dove tutti ti conoscono e ti acclamano ti fa provare la vera solitudine" dichiarava il pittore nel 1987. Un pensiero legato a quel modo di essere libero nel proprio modo di esprimersi, nello stile e nel tempo dell'arte. Risale allo stesso anno il suo soggiorno parigino, al termine del quale, tornato nel varesotto, dà inizio ad una serie di mostre e partecipazioni a premi e concorsi. Comincia ad affiorare una visione pittorica soggettiva apprezzata anche dalla critica del tempo: "Egli ama soffermare la sua attenzione

Particolare 'Sacra Famiglia'Particolare 'Sacra Famiglia'

sui valori della vita, esplicarli con immagini che invitano alla riflessione e che, attraverso soggetti di immediata comprensione, portano e devono portare a considerazioni ben più ampie di ciò che non dica l‟immagine stessa" scriveva Lino Lazzari.

Ogni artista nasce dalla propria musa – Nel 1994 l'artista sposta le sue frequentazioni nel bergamasco, dove successivamente sposta il suo studio; qui il desiderio di espressione va oltre la tela indagando il foglio bianco con parole poetiche, spesso utilizzate da Foglia per raccontare sè stesso e il mondo. Negli anni nonostante i viaggi, i soggiorni nel bergamasco e quelli oltre confine, Foglia non ha mai dimenticato il suo paese d'origine e questo nemmeno e nei riguardi dell'artista.

Per mano dell'artista 'Dialogo con il Surmetasimbolismo', questa una fatica letteraria di Gianfranco Foglia, che raccoglie sentimenti, ricordi e passioni, attraverso cui cerca di far rivivere le emozioni non solo attraverso la magia del colore ma anche attraverso il gusto per la ricerca delle parole. "I temi spaziano dall'esistenza all'amore, dalla quotidianità fino alla natura passando attraverso il ricordo. Ma ciò che rende ancora più unica la sua produzione è la metodologia della scrittura. I suoi testi, infatti, non sono stampati. Sono tutti scritti a mano, copia dopo copia. Ognuna con una grafia leggermente differente che risente, inevitabilmente, dello stato d'animo e della postura dello scrivente. 'Io sono fatto così – si racconta Foglia – mi piace lasciare il mio segno in qualunque cosa io faccia'".

Mostra di Gianfranco Foglia
Maestro del Surmetasimbolismo

Inaugurazione sabato 10 luglio alle ore 18.00
proloco di Gallarate
vc. del Gambero, 10
dal 10 al 23 luglio 2010
orari: dal lunedì al venerdì 10.00 – 12.00 / 17.30 -19.00
sabato e domenica 10.00 – 12.30 / 17.00 – 19.00
info: 0331774968 3401578436
www.prolocogallarate.it
www.gianfrancofoglia.it