Un'operaUn'opera

Non è mai troppo tardi – , è il nome d'arte di Fiorenzo Ferioli. E' il soprannome con il quale lo chiamano gli amici da sempre, e magari, proprio tra quegli amici di sempre, c'è qualcuno che si stupisce ancora delle sue doti di pittore dalla tecnica sopraffina, con loro va a pesca, a raccogliere funghi, e ogni tanto scatta anche qualche fotografia. E' stato un incontro importante e la voglia di cimentarsi di nuovo con la pittura, abbandonata per tutto il periodo lavorativo, che gli ha dato lo spunto di riprendere in mano il pennello, e i colori ad olio. Con la tavolozza colma di colori realizza nature morte, fiori, paesaggi, vedute di torrenti montani, o scorci urbani ancora incontaminati.

L'incontro e l'opportunità non persa – Ferioli è di Venegono Inferiore e questo conta, perché lì abita anche un incisore di fama internazionale, Ettore Antonini, al quale ‘capita', quando glielo chiedono di fare dei corsi, e cinque anni fa presso Villa Molina, dove ha sede la Libera Associazione Anziani venegonesi, si è svolto un corso di pittura aperto a tutti e tenuto proprio da Antonini. Di pittura, non di incisione, ma Antonini è anche pittore, oltre ad essere grafico-illustratore, e aver curato numerose campagne pubblicitarie anche molto note. L'insegnamento della tecnica è stata chiara, efficace, e generosa, tanto da svelare trucchi del mestiere, che spesso, altri artisti celano gelosamente per motivi incomprensibili ed egoistici, e Fiorenzo Ferioli incoraggiato dal suo maestro, li ha compresi, li ha sperimentati e ancora li tiene ben presenti quando si accinge ad affrontare qualsiasi soggetto.

Un'altra opera dell'artistaUn'altra opera dell'artista

"Vero, più vero del vero" – E' l'inizio, del titolo di un saggio del 1974 di Gerard Richter dedicato all'Iperrealismo. E viene da pensare a questa corrente artistica, quando si vedono alcune opere di Fiorenzo Ferioli, soprattutto, quando la sua attenzione è attratta dai fiori, o da composizioni di frutta che sulla tela assumono una dimensione innaturale, ma affascinante per l'effetto macroscopico, che ottiene. "Sono tornato in quella cappella del Sacro Monte, per vedere se quella mattonella fosse ancora sconnessa come l'avevo dipinta…era ancora così" mi dice Ferioli mostrandomela in un dipinto lì esposto. "Faccio la fotografia e poi tendo subito a dipingere, senza un disegno preciso preparatorio". E' la pittura, che diviene, minuziosa alla ricerca dei particolari, dei toni di luce esatti, della resa prospettica, al punto a volte di riprodurre anche particolari che solo un'attenta osservazione fanno scoprire. Fiorenzo Ferioli considera la pittura ancora un hobby e ha detto che continuerà a considerarla tale: di poche parole, dipinge con precisione e seppure ha provato anche la spatola, la usa come un compasso e allora, credo, che in futuro ci regalerà opere virtuosistiche fatte di vero, più vero del vero.

Personale di pittura di
FIORENZO FERIOLI, FE'
Galleria I Portici di Giancarlo e Mirko Spina
Dall' 11 ottobre al 09 novembre 2008
Inaugurazione: Sabato 11 ottobre, ore 18.30
con la presentazione del prof. Silvio Locatelli
Orari: tutti i giorni 10.00-12.30 e 16.00-19.30
Via Cavour 11/13 – Tradate
Tel. 0331 842239