Busto Arsizio – Da quasi sessant’anni Pantone LLC è la principale autorità mondiale in fatto di colore. Chiunque abbia a che fare con il colore non può non conoscere il PANTONE MATCHING SYSTEM ideato nel 1963 da Lawrence Herbert: un catalogo a forma di ventaglio di tinte standard. Un sistema straordinariamente pratico e innovativo per scegliere, distinguere e comunicare i colori, una sorta di lingua franca universalmente riconosciuta che garantisce la scelta più adatta e sicura attraverso una riproduzione fedele delle sfumature usate nelle arti grafiche. Da allora Pantone collabora con tutti quei settori in cui la precisione nell’uso dei colori è fondamentale: il digitale, la moda, l’edilizia, l’architettura, l’arredamento d’interni e le vernici.

Il Pantone nella moda
E’ un fatto incontrovertibile che la moda evolve anche e soprattutto attraverso il colore. Dalla passione negli anni Venti per il verde foresta ( Hunter Green, Pantone 19-5511) al fascino vagamente vampiresco esercitato nei primi anni 2000 dalla sfumatura del vino rosè (Rose Wine, Pantone 17-1623) sino alle più recenti nuances che ogni anno ispirano designer e stilisti, ogni periodo ha avuto e ha il suo Pantone di riferimento determinato da molteplici fattori che vanno dagli eventi di cronaca alla psicologia collettiva e che influenzano l’alternanza delle sfumature dominanti nella moda di ogni epoca.

Il rosa di Sarah Burton dc di Alexander Mc Queen

Credo nel rosa, credo nei baci, tanti baci. Credo che domani sarà un altro giorno; e credo nei miracoli.” Audrey Hepburn
In omaggio alla splendida attrice sopra citata abbiamo scelto il rosa (Heavenly Pink Pantone 12-1305) che negli anni Cinquanta del secolo breve era considerato un colore infantile e iperfemminile. Nel nuovo millennio Sarah Burton direttore creativo di Alexander McQueen, lo ha utilizzato per creazioni surrealiste e fantascientifiche. L’abito “Pink Fluff” richiama il fascino esercitato dalle realtà naturali e dalla suggestione surreale ed esprime la poetica di Burton. Il suo “futurismo soft” trasforma la modella che lo indossa in una sorta di eroina fantascientifica. Il legame tra moda, arte e cultura è strettissimo ed in taluni abiti particolarmente evidente. Lo spazio della nostra rubrica non ci consente di dilungarci oltre, ma torneremo presto su questo affascinante argomento per raccontare in dettaglio oltre un secolo di colore nella moda e le sue affascinanti contaminazioni.

M. Giovanna Massironi