Il volume di Chiara NicoraIl volume di Chiara Nicora

Osservare la musica – Sulle note di un salterio ad arco, Chiara Nicora, varesina, ha presentato il suo volume 'La musica degli angeli'. Una ricerca, nata con lo spirito curioso di una musicista e amante dell'arte, che l'ha spinta ad osservare il patrimonio pittorico delle chiese cittadine, salendo sino al Sacro Monte. L'itinerario seguito dalla studiosa, ha coinvolto sei chiese cittadine, San Vittore, la Chiesa della Madonnina in Prato di Biumo Inferiore, San Giuseppe, Sant'Antonio alla Motta, San Martino e San Giorgio, arrivando fino alla via Sacra delle Cappelle ed al Santuario di Santa Maria del Monte. Un panorama artistico della produzione cittadina tra l'inizio del XVII e il 1750 circa, quando erano attivi a Varese maestri come Pietro Antonio Magatti, Giovan Battista Ronchelli. Nel prezioso volume edito da Claudio Benzoni, molte le immagini fotografiche delle opere, le citazioni storiche e religiose, i commenti di Chiara Nicora, non con un occhio da semplice storico dell'arte, ma da chi in quelle figure di angioletti musicanti, vede e sente la musica che si cimentano a suonare.

Sopra di noi sinfonie d'arte
– "Un valore aggiunto all'opera d'arte", afferma Chiara Nicora, "la presenza delle figure di angeli musicanti, è prevalentemente legata alle situazioni di gloria che descrivono la salita al cielo: la Resurrezione di Cristo, l'Assunzione e l'Incoronazione di Maria Vergine, la glorificazione di santi, scene che comprendono anche concerti angelici. La verticalità celeste e la spinta verso un mondo superiore è implicita e l'idea di trascendenza è assegnata a un'arte, la musica, che vuole esprimere un percorso dal basso verso l'alto, che supera la natura terrena e conquista le sfere celesti. Dio, amore, musica, movimento. Se Dio è amore e l'amore è movimento, Dio è movimento, e se la musica è movimento, Dio è la musica e la musica è amore", scrive la studiosa.

Presentazione del libro di Chiara NicoraPresentazione del libro di Chiara Nicora

Pittori o musicisti – Uno degli obbiettivi che si è posta Chiara, è quello di capire se gli strumenti musicali raffigurati, avessero un fondo di verità o fossero inventati, come accade per esempio nella ricchissima cupola del Santuario di Saronno. "Non per forza il pittore doveva conoscere la musica, o suonare, ma un'idea di base doveva averla", afferma la musicista. Confrontando le figure dipinte con documenti storici più o meno contemporanei, si nota che per esempio nella Chiesa di San Vittore, il pittore era a conoscenza o aveva sentito parlare del testo Del sonare sopra'l basso: con tutti li stromenti e dell'uso loro nel conserto, che otto anni più tardi, nel 1607, Agostino Agazzari avrebbe pubblicato. Da questa e da altre fonti scaturisce la distinzione importante tra l'uso degli strumenti che partecipano alla realizzazione del basso continuo, spiegandone i ruoli, quelli di fondamento che in pratica accompagnano e sorreggono le voci, e quelli di ornamento, che 'scherzando e contrapontegiando, rendono più aggradevole e sonora l'armonia'; due grandi famiglie spesso rispettate nelle diverse pitture analizzate.

Concerti angelici – Nelle Cappelle della Via Sacra, tre sono quelle interessate nella ricerca della musicista: III, V, XI, XIV. "Nella III cappella, quella della Natività, in particolare, la musica si manifesta sia plasticamente che pittoricamente", spiega la Nicora, "in quanto sono presenti alcune statue di angeli, ma anche di pastori che vanno verso la capanna, con in mano degli strumenti musicali, accanto alle pitture con la stessa tematica". La sinfonia di queste figure si spinge fino al Santuario, dove sono presenti due concerti angelici nell'Assunzione di Maria e nell'Ascensione di Cristo.

E' stata proprio FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) ad invitare la studiosa a presentare il suo libro, lavoro attento e affascinante, frutto di una forte passione, come quella per la musica, diventata poi professione, per la giovane donna.

'La musica degli angeli'
ed. Benzoni
Euro 25,00
2008