Giancarlo IliprandiGiancarlo Iliprandi

Tutto ruota sulla comunicazione – Milanese di nascita, velatese per diletto, con Varese nel cuore. Giancarlo Iliprandi, uno dei maestri della comunicazione visiva contemporanea, è l'artista su cui il Chiostro di Voltorre punta in questo inizio anno, per raccogliere la difficile eredità lasciata dalla mostra di un altro geniaccio come Milton Glaser. Quanto a poliedricità, Iliprandi non ha nulla da invidiare. Iscritto alla facoltà di medicina, laureato in scenografia e pittura all'Accademia di Brera – tesi dal titolo "La psicologia di un Santuario" dedicato al Sacro Monte – e successivamente docente al Politecnico di Milano in Comunicazione. Iliprandi ha più di ottantantanni e una serie di riconoscimenti e premi conseguiti di livello internazionale e tuttora divide la sua attività tra Milano e Velate, uno studio proprio all'ombra della Torre del Fai. Comunicatore a tutto tondo, Iliprandi definisce l'insegnamento la sua professione primaria, ma la sua carriera lavorativa è molto più articolata. Oltre al ruolo di docente svolto presso la facoltà di disegno industriale di Milano, Iliprandi si occupa ormai da cinquant'anni anche di progettazione grafica. Autore di parecchi articoli, saggi e testi didattici ha pubblicato cinque manuali di grammatica del comunicare. Proprio intorno alla comunicazione si articola il progetto espositivo del Chiostro: una mostra suddivisa in due sezioni che ricostruiscono il percorso del grafico milanese intrecciando tematiche, linguaggi e grafiche differenti.

Il diario intimo – All'arte si mischia la vita, all'amore per i viaggi e per il deserto si accosta la professione di grafico, impegnato e disimpegnato. Cento opere realizzate ad acquerello e segni grafici raccontano la sua esperienza  nel deserto del Sahara, venti giorni intensi in cui l'artista, quaderno alla mano, ha registrato sensazioni, immagini e sguardi. Dopo più di venti escursioni e di 2000 disegni raccolti in una ventina di quaderni il grafico milanese

Un momento della presentazioneUn momento della presentazione

continua a lasciarsi impressionare: "Il deserto è bello perchè è essenziale, ci si sente liberi di riflettere e si sogna tantissimo" dice l'artista "quando ci si trova davanti ad un tramonto il tempo è talmente breve che bisogna entrare nell'atmosfera, coglierne l'aspetto più profondo e poi disegnare. Anche quando si decide di ritrarre un tuareg, bisogna guardarlo entranto nell'intimo cogliendone fino all'ultimo dettaglio". Uno sguardo attento quindi, che si traduce in una grafia dinamica e in colori leggeri, poetici. Iliprandi racchiude in quei volti le sue emozioni 'più vive ed intense'.

Disimpegno e impegno – Oltre all'Iliprandi più privato e segreto, altre cento opere tra manifesti, serigrafie e materiale formano la sezione intitolata 'Disimpegno' che rappresenta l'esplorazione dell'universo professionale dell'autore. "Questa è la parte del segno" dice l'autore "una serie di poster di comunicazione sociale, anche forti". Una particolare attenzione è stata data all'aspetto scenografico: "Per me fare il pittore è un lavoro un pò noioso" continua Iliprandi "la scenografia mi ha sempre affascinato di più, bisogna confrontarsi con un testo, con un'opera teatrale con la musica, entrare in contatto e restituirne la vera essenza".
L'esposizione proporrà anche il risultato di un curioso esperimento: l'artista fa una mostra a se stesso, la programma in ogni dettaglio, dalle opere alla comunicazione per la stampa, agli inviti. "E' una mostra dimostrativa di quello che un grafico riesce a fare" spiega Iliprandi "Giancarlo è un cliente, un amico. Ho montato la mostra come se si trattasse di quella di un altro, scegliendo graficamente il lettering degli inviti, dei manifesti e soprattutto valutando lo spazio in cui veniva ospitata creando così una comunicazione ambientale, che sia rispettosa ed invadente allo stesso tempo".

Brianza, Carletti, Taverna e IliprandiBrianza, Carletti, Taverna e Iliprandi

Scadenza di metà anno – La presentazione della mostra, in Villa Recalcati, è stata occasione per fare il punto sullo stato dell'arte. Con la gestione attuale dell'Associazione Amici del Chiostro in scadenza e il prossimo bando ad evidenza pubblica che entro l'estate dovrà affidare le chiavi dell'edificio ad una nuova gestione – senza escludere la continuità con l'attuale – Caterina Carletti, Felice Paronelli e l'assessore Francesca Brianza, hanno anticipato l'attività dei prossimi sei mesi: in concomitanza con la mostra di Iliprandi, una serie di incontri dedicati al design, l'appuntamento con la Carovana dei Versi di Abrigliasciolta, il 21 marzo, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, serate musicali estive e a giugno, l'omaggio a Giorgio Lotti.  

Giancarlo Iliprandi
Segno & Disegno
nella progettazione grafica e nei carnets de voyages

Dal 26 febbraio – al 17 maggio 2009
Chiostro di Voltorre
Gavirate (Va)
Orari di apertura
martedì – domenica 10,00 – 13,00; 14,00 – 19,00
Inaugurazione: Mercoledì 25 febbraio Ore 18,30
Per informazioni
+39 0332 731402
info@chiostrodivoltorre.it
www.chiostrodivoltorre.it