Un ritratto di Albertui - ph. P. ZanziUn ritratto di Alberti – ph. P. Zanzi

C'è sempre un motivo – Novantasei anni, tre mesi, sette giorni e spiccioli di ore. Sarà più o meno l'età di Aldo Alberti quando inaugurerà la sua mostra in Galleria Ghiggini, sabato mattina. Un omaggio più che dovuto, quasi un dovere per il vecchio leone, il decano, il più longevo pittore della provincia di Varese, attivo tuttora, forse solo un po' più rallentato nei ritmi fin qui serrati e precisi e quotidiani della sua produzione. Un catalogo il suo, che data fin dagli anni Trenta, che ha attraversato le stagioni della sua Busto, tangendo però i grandi corsi dell'arte figurativa moderna del dopoguerra, attestandosi infine su un proprio scranno contemplativo, in serafica ma non doma contemplazione del nudo e della donna.

Salutista – Sono anni ormai lunghi quelli da cui Alberti si dedica in termini di assoluta fedeltà al soggetto femminile. Anche adesso che per motivi famigliari è stato costretto ad abbandonare il suo storico studio e trasferirsi armi e bagagli del mestiere in casa per stare più vicino alla compagna. Ma è solo un apparente cambio di abitudini. Quelle vere, le regole ferree non cambiano; tre o quattro orette di pittura al mattino e tre al pomeriggio. La modella che va a trovarlo e posa. Lui che tira le righe e dipinge, cancella e ritira le righe col gessetto e ridipinge. Metodico, regolare, salutista dell'arte.

Aldo con l'amico PiattiAldo con l'amico Piatti

Come due filosofi – La mostra in Galleria Ghiggini, curata dal suo amico Luigi Piatti, è un omaggio all'amicizia, in particolare. All'amicizia che lega il pittore quasi secolare, all'effervescente cultore dell'arte varesina, un quasi ottantunenne, di belle speranze che a vederlo a fianco dell'Alberti sembra un bambino. Compagni di viaggio, compagni di simposi sull'arte, come due filosofi ateniesi, l'uno sempre prodigo nei confronti dell'altro e degli amici reciproci. A Piatti, più che a molti altri, va dato atto di conservare viva e ardente la fiammella di Alberti e del suo lavoro.

Compagne di viaggio – "A tutto nudo" è il titolo della mostra. Una carrellata di opere di dimensioni importanti, le uniche praticate per convinzione dall'Alberti, alieno alla piccola tela o al quadretto da cavalletto. Monumentali le dimensioni, monumentali le figure, con una altrettanto spiccata preferenza per il nudo pudico, in interni spogli e saldamente tratteggiati; con punto di vista di spalle, in lieve torsione, mascolino anziche no, scultoreo e sironiano nelle atmosfere piuttosto che dolciastro e sensuale. Sono le donne di Alberti, quelle che gli hanno fatto e gli fanno compagnia in un viaggio di fedeltà quasi assoluta; e ancora di lievi, impalpabili scoperte quotidiane.

Aldo Alberti. A tutto nudo
Galleria Ghiggini
Via Albuzzi, Varese
28 febbraio – 22 marzo
inaugurazione sabato 28 febbraio ore 11
orari: da martedì a sabato: 10-12,30; 16-19; festivi su appuntamento