La mostra Splendori rinascimentali nelle corti dell'Italia settentrionale è organizzata dalla Biblioteca Trivulziana in coordinamento con l'analoga iniziativa espositiva di manoscritti miniati in programma al The J. Paul Getty Museum dal 31 marzo al 21 giugno 2015. Entrambe le mostre offrono ai visitatori l'occasione di apprezzare in situ la qualità artistica dei prodotti librari realizzati e miniati nelle più importanti corti dell'Italia settentrionale dalla fine del Trecento alla metà del Cinquecento.
La tradizionale esposizione in teca dei preziosi manufatti appartenenti alle due Istituzioni è accompagnata anche da una mostra virtuale in Google Open Gallery. Inoltre, attraverso alcune postazioni sul tavolo didattico allestito nella Sala Castellana è possibile accedere direttamente alla selezione di immagini e di testi relativi alle opere in mostra presso il Castello Sforzesco e il The J. Paul Getty Museum.
Il percorso espositivo della Sala Castellana si apre con una ricca selezione di manoscritti e incunaboli miniati a Milano e in Lombardia tra il secondo quarto del Quattrocento e la metà del secolo successivo. Tra i committenti si annoverano i nomi di illustri membri della famiglia Visconti-Sforza, come Filippo Maria Visconti (signore di Milano dal 1412 al 1447) e Bartolomeo Aicardi Visconti (vescovo di Novara dal 1429 al 1457). La successione di pagine miniate da artisti noti o anonimi – come il Maestro delle Vitae Imperatorum, Ambrogio da Cermenate, il Maestro delle Ore Birago, il Maestro dell'Epitalamio di Giasone del Maino, il Maestro B.F. e altri ancora – permette di seguire l'evoluzione dello stile della miniatura lombarda dal tardogotico al pieno Rinascimento.
La mostra prosegue con tre vetrine che ospitano manoscritti approntati e decorati per gli Este, signori di Ferrara. Di straordinaria importanza sono il volume di piccolo formato decorato da Taddeo Crivelli per Borso d'Este nel terzo quarto del Quattrocento e l'imponente Messale Trivulziano commissionato da Ercole I d'Este, uno degli esiti più alti raggiunti dalla scuola di miniatura ferrarese intorno al settimo decennio del XV secolo.
Il casato dei Gonzaga è rappresentato attraverso due pregevoli manoscritti miniati contenenti la Pharsalia di Lucano. Il primo codice, finito di copiare nel 1373 e posseduto da Francesco Gonzaga, fu illustrato dal bolognese Nicolò di Giacomo. Il secondo, invece, fu ultimato sia per la parte testuale sia per quella decorativa da Raffaele Berti da Pistoia in data 26 luglio 1456.

Il percorso espositivo si chiude con una raffinata selezione di libri manoscritti e a stampa riconducibili all'area veneta, in cui si riconoscono all'opera alcune tra le più significative personalità artistiche attive tra Verona, Padova e Venezia nella seconda metà del Quattrocento. Nomi illustri come Felice Feliciano, Giovanni Vendramin, il Maestro dei Putti e Francesco Dai Libri concorrono a rappresentare negli esemplari in mostra un vasto e colto repertorio di temi figurativi antiquari, espressione dell'appassionato gusto per l'antico ampiamente diffuso in Veneto durante quegli anni.

Info.
dal 31 marzo al 21 giugno 2015
Castello Sforzesco, Sala Castellana
ORARIO: da martedì a domenica – 9.00-17.30; lunedì chiuso
INGRESSO LIBERO