Una delle cartelle di PizzolanteUna delle cartelle di Pizzolante

Il fascino dell'Avanguardia – Antonio Pizzolante in versione 'futurista'. Uno scambio inaspettato per il l'artista leccese adottato da Laveno, abituato all'arcaico e alla rivisitazione dell'antico. Un nuovo linguaggio stilistico col quale confrontarsi per produrre degli inediti da racchiudere in un contenitore studiato per un occasione importante. L'evento per il quale Pizzolante si è impegnato è un omaggio al centenario futurista: una serata (prevista per venerdì 10 luglio) dedicata alla riscoperta dello straordinario vortice prodotto dall'avanguardia novecentesca e una conferma della validità, anche oggi, dei temi e delle proposte prodotte dalla corrente guidata da Filippo Tommaso Marinetti.
Non un futurista a caso, ma una scelta mirata verso Giacomo Balla, amante dei colori, dei movimenti, dei piani spezzati, della ripetizione.

La plasticità d'inizio Novecento – "Un maestro e una grande fonte d'ispirazione", sottolinea Pizzolante, "ho scelto un'opera in particolare intitolata Plasticità di luci e velocità del 1913, un lavoro in bianco e nero che mi ha dato un motivo sul quale lavorare in maniera autonoma per realizzare un libro d'artista". Più che di un libro alla vecchia maniera, con pagine e copertina, l'artista di

Un'altra opera di PizzolanteUn'altra opera di Pizzolante

Laveno ha deciso di stupire anche nella forma: "E' un cofanetto con trenta cartelle composte da opere originali, pezzi unici, che ho realizzato apposta", continua Pizzolante, "ho lavorato creando una sintesi tra i particolari dell'opera di Balla e il mio lavoro artistico. Partendo da Balla ho elaborato due piccoli dittici che da una parte reinterpretano il linguaggio del futurista e dall'altra riassumono i temi cardine di tutta la mia produzione".

Cartelle ad hoc – Trenta lavori, uno diverso dall'altro, che nascono da un'idea condivisa col collega Alberto Palazzi (Pizzolante lavora anche come insegnante) una comunione d'intenti volta alla valorizzazione dell'arte contemporanea e alla ricerca costante di qualità anche nelle proposte più innovative. "Inizialmente si era parlato di realizzare delle acqueforti, o comunque di non uscire dal supporto cartaceo, poi invece siamo arrivati a questo formato che crea una sorta di scrigno intorno al mio lavoro".
Le tavole di Pizzolante saranno presenta per la prima volta in occasione della serata futurista intitolata (Ri)Uccidiamo il chiaro di luna? prevista per venerdì 10 luglio presso Villa Ida a Cocquio Trevisago (VA).