Shakespeareeyes_teatro_giuditta_pasta_saronno_1.jpgMartedì 2 luglio – a partire dalle 20.30

Compagnia teatrale Chronos3 in:

SHAKESPEARE WITHOUT EYES

regia di Manuel Renga

con Mariasofia Alleva, Isabella Picchioni, Valentina Malcotti, Daniele Pitari, Tomas Leardini, Marcello Mocchi, Vittorio Borsari e Manuel Renga

 

 

Succede qualcosa di inatteso quando allo spettatore viene chiesto di rinunciare alla sicurezza dei propri occhi e di affidarsi, con altre 9 persone, ad un percorso sensoriale unico e speciale guidato dalle immagini invisibili e dalle voci di Shakespeare. Una performance della durata di 30 minuti, dove il pubblico viene bendato per poter fare un’esperienza immaginifica unica, all’interno della trama dei grandi testi shakespeariani: Amleto e La Tempesta. Uno Shakespeare così non l’avete mai “visto”!

 

 

ingresso € 5,00

Lo spettacolo sarà ripetuto più volte dalle 20.30 alle 24.00 e a ogni replica potranno accedere massimo 10 spettatori. Prenotazione consigliata. È già possibile prenotare posto e orario scrivendo a biglietteria@teatrogiudittapasta.it oppure telefonando allo 02.96.70.19.90 (lun-ven 9.30-12.30).

 

 

 

 

“Non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo. Ciechi che vedono. Ciechi che, pur vedendo, non vedono”.

Josè Saramago Shakespeareeyes_teatro_giuditta_pasta_saronno_2.JPG

 

 

Quando in una società come la nostra si vede tutto in immagini attraverso una proliferazione incessante di schermi in tutti gli angoli della città, cosa succede negli occhi dello spettatore quando gli si propone di guardare in modo nuovo chiudendo gli occhi?

Succede qualcosa di inatteso in cui allo spettatore viene chiesto di rinunciare alla sicurezza dei propri occhi e di affidarsi, con altre dieci persone, ad un percorso sensoriale unico e speciale guidato dalle immagini invisibili e alle voci di Shakespeare.

 

Proprio Shakespeare nel prologo dell’Enrico V, da cui noi abbiamo tratto un nostro personale prologo, chiede al pubblico di immaginare, di colmare con l’immaginazione ciò che i poveri mezzi teatrali di allora (un palco pressochè vuoto, una botola, pochi elementi scenici) potevano restituire alla vista. Da lì siamo partiti per vedere se e fino a che punto l’immaginazione poteva sopperire alle carenze degli altri sensi. Arrivati a questo punto, dopo un periodo di studio sui sensi, abbiamo pensato di provare a trasmettere informazioni attraverso udito, olfatto, gusto e tatto, normalmente sottovalutati poiché la vista tende ad essere il senso utilizzato in modo predominante. Ed ecco Shakespeare without eyes: si tratta di una performance totalizzante, dove il pubblico viene bendato per poter seguire un percorso sensoriale e fare un’esperienza immaginifica unica all’interno della trama dei grandi testi di W.Shakespeare “Amleto” e “La Tempesta”.

 

“Bendati perché potenti, ma poco conosciuti sono gli altri sensi).

Gli attori condurranno il pubblico bendato all’interno di uno spazio, verrà chiesto ad ogni persona di fidarsi, di lasciarsi guidare e condurre, i personaggi parleranno e agiranno intorno a loro e di volta in volta ognuno sarà libero di immedesimarsi con uno o con l’altro di questi. Sarà richiesto al pubblico di togliere le scarpe perché le superfici saranno diversificate e le sensazioni tattili contribuiranno alla costruzione degli spazi. Il pubblico riceverà anche del cibo e delle bevande.

 

La performance dura da 20 a 30 minuti a seconda di quanto il pubblico si fidi o meno degli attori, per cui ci vorrà di volta in volta più o meno tempo per ottenerne la fiducia.

 

 

 

Manuel Renga

 

 

Dieci spettatori alla volta, bendati, per assaporare, toccare, vivere due grandi testi shakespeariani: Amleto e La Tempesta. Questo è il primo spettacolo della stagione estiva che inizierà martedì 2 luglio. Sempre martedì 2, nel cortile del teatro, verrà presentata la stagione 2013/14.