“Spazio ai giovani e alle nuove forme d’arte in questo piccolo spazio che è stato chiuso per settant’anni” inizia con queste parole l’inaugurazione della mostra Sguardo sull’arte urbana, allestita al Teatro Soms di Caldana,  sede della società operaia del mutuo soccorso.

La mostra  sulla street art è visitabile il sabato dalle 15.30 alle 17.30, dal 23 giugno al 10 agosto, ed è la quarta parte, quella più giovane, della rassegna artistica “Il palpito del colore” che vede mostre presso il Museo Bodini di Gemonio, il Museo Salvini di Cocquio Trevisago e la Villa Frascoli Fumagalli di Laveno.

“Questa mostra è l’ultimo tassello della rassegna che affronta l’esposizione delle opere di artisti del territorio varesino attivi nel ‘900” dice la curatrice Chiara Gatti  “il tutto si colloca in tre fasce specifiche: inizio secolo, secondo dopoguerra, artisti contemporanei. All’appello, quindi, mancavano i giovanissimi ed abbiamo così voluto provvedere.”

L’arte urbana su tela, su foglio, su supporti diversi dal muro, ecco quanto è esposto sui pannelli presenti nella sala teatrale, “un modo per esplorare  quasi a trecentosessanta gradi il lavoro ed il mondo degli artisti che lo compongono”, come accenna anche Fabrizio Sarti, in arte SeaCreative, che si è occupato della parte grafica della mostra.

Uno sguardo sull’arte urbana, un nome scelto mettendosi dal punto di vista dell’osservatore che prende visione, quasi da lontano e in silenzio, di una minima parte del grande lavoro, come una semplice macchia di colore su una grande tavolozza.

Esposti a Caldana i lavori di sei artisti ben noti sul territorio varesino: Andrea Ravo Mattoni, SeaCreative, Vine, Sten, Borse, Refreshink. Alcuni noti per grandi opere murarie, altri conosciuti per opere più nascoste, come quelle realizzate sulle cabine semaforiche e le colonnine elettriche.

“La street art viene sempre vista come un’arte da giovanissimi, ma gli artisti che sono qua non sono proprio giovanissimi direi. Ognuno ha già un percorso alle proprie spalle, iniziato tanti anni fa attraverso il discorso della strada e poi attraverso una naturale evoluzione fatta di mostre, gallerie e supporti diversi da quello che è il muro” dice Ileana Moretti dell’Associazione WgArt, che da anni è parte attiva per la promozione dell’arte urbana sul territorio varesino e, in questa occasione, organizzatrice della mostra insieme alla Soms di Caldana.

Si scopre poi dalle sue parole che, oltre all’esposizione, doveva esser realizzata  un’opera muraria all’aperto “Questa mostra doveva essere combinata da quella che è un’opera esterna su muro, che al momento non si è potuta realizzare, ma che speriamo di fare presto, perché l’arte urbana è proprio un qualcosa che viene realizzato ed è fruibile da tutti.”

Il character design di SeaCreative, il design di Vine, il caravaggesco Ravo, il bianco e nero di Borse, il realismo di Refreshink e l’arte del tattoo di Sten. Sei artisti, diverse esperienze, diversa formazione ma, nonostante ciò, ogni loro opera, dalla più piccola a quelle più grandi, è in grado di emozionare anche con il minimo particolare.

 

Ileana Trovarelli