La basilica di ArsagoLa basilica di Arsago

Le origini – Dobbiamo correre indietro nel tempo e fermarci al IV secolo d.C., epoca conosciuta come tardo-antica. Erano anni difficili, l'impero romano stava cedendo sotto i colpi delle popolazioni barbariche, più fresche e genuine. Era quindi necessario proteggere i confini dell'impero e venne quindi allestito un sistema di fortificazioni, caratterizzato da torri, che avevano lo scopo di segnalare gli eventuali pericoli circostanti.

Coi Visconti – Nel secolo XIV la torre entrò a far parte di una più complessa rete difensiva, divenendo ad opera dei Visconti un vero e proprio castello, per il controllo della zona a nord di Gallarate tra Ticino e Olona. Era collegata a est con la cosiddetta "Casa delle streghe", altra costruzione arsaghese abbattuta nel 1963, e con il castello visconteo di Besnate. A ovest invece il collegamento era con il castello di Somma Lombardo: addirittura la tradizione parla di un camminamento sotterraneo fra i due edifici. Sull'altra sponda del Ticino, invece, la linea difensiva comprendeva il castello di Castelnovate. Tutte antiche sentinelle, oggi scheletri informi.

Cosa rimane oggi? La torre si conserva su tre lati, soprattutto quello orientale. È stata costruita sfruttando i massi naturali presenti nel terreno e tratti di ciottoli disposti a spina di pesce tradiscono l'antichità dell'edificio.
Il materiale costruttivo è molto semplice, ciottoli e grosse pietre sbozzate. Interessante è la presenza di una

La torre di ArsagoLa torre di Arsago

canaletta di scarico dell'acqua piovana sul lato orientale.

Gli scavi archeologici e non – Negli anni Ottanta indagini archeologiche hanno studiato e campionato le murature: è emerso così che negli anni furono scavate illegalmente trincee, allo scopo di cercare il famoso camminamento di cui parla la tradizione.

Qual è il valore storico di questa torre? Diversi sono i motivi di interesse della torre. Nel piccolo, permette di dare informazioni sull'Arsago antica.
Già è nota l'esistenza di un vicus, cioè di un villaggio, in età romana, testimoniato da diverse necropoli e da ritrovamenti che di tanto in tanto salgono alla ribalta della cronaca, come la vasca scavata nel 2008.
Possiamo così tentare di ricostruire quanto sia successo verso la fine dell'epoca romana, quando la zona divenne fortificata.

In senso lato – Più in generale, parlare della torre significa aprire una più vasta digressione relativa ai sistemi di fortificazione della zona del Ticino. In generale, infatti, il Varesotto in epoca tardo-antica era caratterizzato dalla presenza di vie di comunicazioni, di linee di fortificazioni. E spesso, ora avulse dal contesto del tempo, ancora oggi rimangono tracce di queste antiche torri. Alcuni esempi? Si pensa al campanile di San Matteo di Malnate, Torba e il campanile di Castelseprio.