Una mostra per raccontare, attraverso opere di grande importanza, la figura di Giovanni Fattori, uno dei principali esponenti della corrente dei Macchiaioli. Alla GAM Manzoni di Milano sono raccolte in due sale, fino al 21 dicembre, quaranta opere, alcune delle quali provenienti da collezioni private e mai rese note al pubblico, ma per lo più giunte dalle collezioni milanesi Jucker e Colombo e dalla genovese Tarangoni.

La sala maggiore è dedicata in prevalenza ai grandi soggetti militari, che Fattori seguì personalmente. I suoi soldati sono una riflessione umana sulla guerra, dramma sia collettivo che individuale, ma anche percorso per quella tanto agognata Unità d'Italia, di cui il pittore era sostenitore. Opere come Lancieri su strada testimoniano la verve civile di Fattori, descrittiva e realistica ma anche intima e personale.

Anche i soggetti dedicati alle campagne toscane rientrano nel suo repertorio. Il pittore amava rimanere solo nella natura a osservare il paesaggio: hanno visto la luce, in questo modo, opere come Case nella campagna livornese o Il carro trainato dai buoi, entrambe di fine anni ‘60. I colori sono molto più forti e anche la luce, ora, è più compenetrata col

colore. Anche la presenza umana ha la sua importanza nel paesaggio di Fattori, come prova la tavoletta Silvestro Lega che dipinge sugli scogli (1867), in cui il pittore usa le venature del legno per riprodurre la sensazione del vento che investe l'amico artista.

Fattori giunge poi ad identificarsi completamente con la natura, con opere quali La contadina nel bosco (1861). In quest'opera il modo di dipingere a macchia si fonde con la natura idilliaca e bucolica che circonda il soggetto. Lo stesso concetto permea anche un altro capolavoro come Le boscaiole, in cui le figure umane, colte di spalle, emergono appena dai covoni di grano in primo piano, caricati sulle loro terga. Concludono la rassegna monografica i due monumentali pastelli Incontro fatale e Un incontro (1900 – 1904), alcuni scorci di vita quotidiana della Firenze degli anni ‘80 (Viale Principe Amedeo, del 1880) e il bellissimo ritratto del Lupo di mare, testamento spirituale di un artista verso la fine della vita: non più macchie, ma tratti ben delineati e precisi caratterizzano la teletta. Il Lupo di Mare è forse lo stesso Fattori nella sua vecchiaia, con le vene sulle tempie ingrossate e i tratti rugosi.

Giovanni Fattori
GAM Manzoni, Via Manzoni 45, Milano
Orari: martedì – domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Chiuso il lunedì