Busto Arsizio – In occasione del 76° anniversario della deportazione nei campi di sterminio di Mauthausen di alcuni lavoratori della Ercole Comerio di Busto Arsizio, si è aperta, nella sede di Spazio Arte Carlo Farioli, la mostra fotografica dell’artista Giuseppe Cozzi, intitolata “Rumori del dolore”. L’esposizione, inserita nell’ambito degli appuntamenti della commemorazione,
presenta un nucleo di opere che racconta testimonianze di un passato incancellabile nei campi di sterminio, visitate e filtrate dalla sensibilità dell’artista.
Oggetti come occhiali, scarpe e barattoli di latta accatastati, diventano protagonisti e prendono voce. Le immagini di Cozzi colgono queste sensazioni, per un attimo diventano realtà e si animano, mentre i rumori, nel silenzio, si fanno musica assordante.
” Fotografare quei luoghi – spiega l’artista – non è stato semplice perchè significava dare immagine al dolore e alla morte. Ma nello stesso tempo contribuivo a dare testimonianza della crudeltà, della disumanità subita da vittime innocenti. Riprendere dettagli come le ciabatte, le scarpe, gli occhiali e le protesi ammassate è stato davvero difficile e tante foto, per rispetto alla memoria di coloro che hanno vissuto queste atrocità, non le ho scattate”.
In mostra anche scorci e crude vedute, che il fotografo documenta e interpreta attraverso le proprie emozioni.
Non sono solo fotografie ma pensieri e riflessioni che il filo spinato annoda per non dimenticare.
L’esposizione, nella sede di via Silvio Pellico, sarà visitabile sino al 26 gennaio, da giovedì a sabato, dalle 16.30 alle 19; domenica 10.30 alle 12 e dalle 16.30 alle 19.

Giuseppe Cozzi (Milano 1957). Appassionato da sempre di fotografia e abituale frequentatore di quella in bianco e nero, allestisce la sua prima mostra in Valganna (Va) nel 2010. Seguono esposizioni personali e collettive a Legnano, Castellanza, Mantova, Venezia, Busto Arsizio, Castellazzo di Bollate, Varese, Arles, Grenoble, Canegrate. Con l’Afi (l’Archivio Fotografico Italiano), espone nell’ambito del Festival Fotografico Europeo (2016-17) e partecipa alla realizzazione di volumi ispirati al territorio lombardo e non solo. Recenti le collaborazioni con lo scrittore Pino Landonio con scatti sui monumenti celebrativi all’aperto di Milano e per il libro Rott’amati – virtù e limiti della vecchiaia. Partecipa, nello scorso mese di novembre, alla pubblicazione della raccolta di Poesie Ul pedàgn su‘na cardèga, della canegratese Annunciata Colombo.

Anita Venegoni