Uno dei lavori in mostraUno dei lavori in mostra

Scattano a tempo di rock gli otturatori della macchine fotografiche di Anna Carù, Paolo Brillo e Chiara Meattelli e lo fanno fissando i grandi interpreti della musica country, blues e rock, dando vita ad una carrellata di personaggi colti durante le esibizioni, in momenti di vita quotidiana, o in posa per un ritratto.

Tutto questo, in "Rock around the click. I fotografi del Buscadero", mostra a cura di Cristina Moregola, nell'ambito del 3° festival Fotografico Italiano.
Emerge dalle angolazioni e dalla distanza di ripresa delle immagini in mostra, la forte empatia dei fotografi con gli eventi nei quali erano calati e con i soggetti effigiati.
Eventi nei quali non sempre è facile muoversi sia per la massiccia presenza di pubblico che per le azioni, a volte "robuste", delle varie security, più di ogni altra quella di Bob Dylan, che nonostante ciò appare effigiato dal temerario Paolo Brillo.
Non mancano attimi di sussurrata poesia espressi da Anna Carù, dove su un palco deserto, un fascio di luce illumina la solitudine di un microfono.

La confidenza fra star e fotografo si manifesta nella foto di Chiara Meattelli, con un Howe Gelb seduto all'esterno di un bar colto al volo mentre lancia il suo cappello verso l'obiettivo.
A differenza di Chiara Meattelli, Anna Carù e Paolo Brillo tengono a precisare di non essere fotografi professionisti; considerando la qualità delle immagini in mostra. …Chissà se lo fossero…

Così abbiamo chiesto ad entrambi qual è la differenza fra loro ed un fotografo professionista?

"I professionisti hanno la partita I.V.A." Dice divertito Paolo Brillo che di mestiere fa il commercialista, poi prosegue: "La differenza non la fa il termine, la

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differenza la fa l'immagine".

Come ha fatto a fotografare l'infotografabile Bob Dylan?
"Dylan ha una security cattivissima, ha in particolare una guardia del corpo che lo segue anche quando dorme e durante i concerti si nasconde sul palco e tramite un sofisticato meccanismo riesce a scoprire chi sta fotografando, finora mi è sempre andata bene, però effettivamente non è semplice. La foto in mostra è del 2012 dove la luce era eccezionale".

Ha avuto riconoscimenti da parte di qualcuna delle star fotografate?
"Si, una e-mail di Suzanne Vega che, contenta della foto che le avevo fatto, mi ha entusiasticamente ringraziato. Queste sono le mie soddisfazioni".

Anche ad Anna Carù abbiamo chiesto la differenza fra lei ed un professionista.
"Secondo me il professionista deve andare a fare le foto perché quello è il suo lavoro, mentre il dilettante si muove mosso dalla passione".

I suoi riscontri?
"Quando io e Paolo (marito di Anna-n.d.r.) siamo andati a Los Angeles ad intervistare Daniel Lanois a casa sua, io avevo portato una foto che gli avevo fatto durante un concerto e che avevo mandato al Folkest Festival di Pordenone pensando di avere fatto una foto bellissima, poi quando ho visto le sue, volevo stracciarla, invece lui l'ha apprezzata e me l'ha firmata, quindi è stata una bella soddisfazione".

Rock around the click. I fotografi del Buscadero
Mostra organizzata nell'ambito del 3° Festival Fotografico Italiano
Busto Arsizio, Palazzo Marliani Cicogna
Piazza Vittorio Emanuele II
Fino al 25 novembre
Orari: martedì-sabato dalle 15.00 alle 19.00
domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00