Sabato 15 febbraio viene presentata la mostra personale dello scultore e ceramista Giorgio Robustelli dal titolo "Tra forma e materia".
In occasione dell'inaugurazione, l'introduzione alla mostra sarà curata dal giornalista e critico Ettore Ceriani.
L'esposizione conta sculture che diventano trappole per pietre erratiche, presenze silenti che si sviluppano da combinazioni di materiale refrattario con ferro e legno, piatti che si trasformano in caos, tramonti e forme nel cielo.

A corollario dell'evento, ospitato in Galleria Ghiggini, venerdì 21 febbraio alle ore 21.00 si terrà l'incontro: "Racconti di

persone e di ceramica", Silvia Imperiale pubblicista ed esperta di arte ceramica dialogherà con Giorgio Robustelli.
Una serata in cui l'artista sarà impegnato a lavorare dal vivo e dove alla sua manualità si mescoleranno approfondimenti sulle tecniche di impiego della ceramica, aneddoti sugli artisti che frequentano e che negli anni si sono dati convegno nel laboratorio Ibis di Cunardo.

La ceramica vanta una lunga storia a livello universale e

rappresenta tuttora, escludendo i manufatti meramente commerciali, un settore particolare della creatività umana.
Non è quindi un caso che, nella situazione confusa dell'arte contemporanea, la ceramica sia una disciplina nella quale si sono misurati e continuano a misurarsi artisti che hanno una lucida consapevolezza dei valori dell'arte.
Il fatto è che la ceramica non ammette errori e per affrontarla occorre una solida preparazione in tutte le fasi che vanno dal progetto iniziale al risultato definitivo.

Tra i più preparati a livello nazionale e in Terra Varesina, che alla disciplina ha offerto una lunga sequela di artisti, manifatture e singolari risultanze creative, Giorgio Robustelli vanta una articolata esperienza, nata alla tradizione di famiglia attraverso le Ceramiche Ibis.