La Pace di Chiavenna (insieme)La Pace di Chiavenna (insieme)

Un oggetto complesso ed affascinante, un capolavoro dell'oreficeria medievale. Esemplare di qualità eccezionale dell'arte orafa dei secoli passati, che vi ha dato memorabile prova delle sue possibilità nella finezza di esecuzione delle diverse tecniche – sbalzo, filigrana, incastonatura di pietre preziose e perle, smalto cloisonné -, trae la sua denominazione corrente di "pace di Chiavenna" dall'uso liturgico cui è stato convertito in età moderna, venendo offerto al bacio dei fedeli al momento dello scambio della pace. La tipologia dell'oggetto, però, e più ancora il raffinatissimo programma iconografico non lasciano adito a dubbi circa la sua destinazione originaria di piatto anteriore della legatura di un evangeliario o eventualmente coperchio della teca destinata a racchiuderlo.

Per conoscere e scoprire la storia e lo spessore artistico di questo straordinario capolavoro, l'Università Cattolica del Sacro Cuore organizza una giornata di studi intitolata: "La Pace di Chiavenna svelata. Umanisti e scienziati rileggono un capolavoro dell'oreficeria medioevale" e coordinato da Chiara Maggioni, docente di Storia dell'Oreficeria alla Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici.

Tutto ruota attorno ad una preziosissima croce gemmata -nell'iconografia tardoantica il Verbo Divino- che poggia su due ovali filigranati e sopraelevati da minuscole arcate, aerei portici di un'abbagliante Città Celeste. Dal Logos promanano, nelle quattro direzioni dello spazio, gli Evangelisti, a sbalzo su lamine d'oro purissimo. I bracci della croce si prolungano in dischi aurei filigranati, con preziose gemme cabochon e perle, e placche ovali a smalto cloisonné istoriate: l'Emmanuele -Cristo che scende dal cielo per farsi carne-, l'angelo Gabriele, la

La Vergine AnnunciataLa Vergine Annunciata

Vergine annunziata, la Visitazione, primo disvelarsi al mondo dell'Incarnazione. Quattro riquadri cloisonné a motivi a tappeto completano i quadranti. Lungo la cornice dischi aurei filigranati e gemmati si alternano a placchette rettangolari cloisonné a delicati motivi floreali e/o geometrici.

Una campagna di ricerche di avanguardia, che ha coniugato intervento di restauro, indagini diagnostiche e ricerche storiche/storico-artistiche, si è proposta di formulare all'opera nuove domande e di svelarne almeno in parte i segreti che ancora gelosamente custodiva.
Un ruolo cruciale è stato svolto dall' intervento di manutenzione straordinaria effettuato nell'inverno 2011 da Giovanni Morigi (Giovanni e Lorenzo Morigi Restauratori, Bologna) sotto la direzione di Sandra Sicoli (SBSAE Milano) e finanziato dalla Parrocchia di San Lorenzo. Motivato da esigenze di conservazione programmata (verifica di eventuali fasi di degrado), di pulitura generale delle superfici e di rimozione delle tracce di pregressi eventi traumatici o manomissivi, ha permesso, oltre a più fondate riflessioni sulle tecniche esecutive, il parziale smontaggio dell'oggetto e la campionatura dei materiali organici in vista della datazione al radiocarbonio.

Gli esiti dei due anni di lavoro del gruppo di ricerca multidisciplinare saranno presentati in una Giornata di Studi che si terrà sabato 24 marzo 2012 presso la Collegiata di Chiavenna, con atti pubblicati in Arte Lombarda.

La giornata di studi sarà presieduta nella prima sessione

Un particolare della PaceUn particolare della Pace

intitolata "Scienza e tecnica" da Maria Silvia Lusuardi (Università Cattolica, prof. ordinario di Archeologia Medioevale) e vedrà la pertecipazione di Giovanni Morigi (Università di Bologna) Dall'intervento di manutenzione straordinaria osservazioni sulle tecniche orafe, Lanfredo Castelletti (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) Indizi dall'anima lignea della tavola e dagli altri materiali di natura organica, Marco Martini e Francesco Maspero (Università di Milano-Bicocca, Centro Datazioni CUDAM), I risultati della datazione al radiocarbonio AMS dei materiali organici, Angelo Agostino (Università di Torino) Caratterizzazione non invasiva dei materiali inorganici mediante fluorescenza di raggi X, Maria Pia Riccardi (Università di Pavia, CISRiC) Dalle indagini archeometriche nuovi dati per la storia della produzione dello smalto, Maurizio Aceto (Università del Piemonte Orientale, CENISCO) Indagini archeometriche: stato dell'arte e prospettive, Vincenzo de Michele (Istituto Gemmologico Italiano) Considerazioni gemmologiche.

La seconda intitolata "Liturgia e Storia" sarà presieduta da Marco Rossi (Università Cattolica di Milano). Parteciperanno: Marco mons. Navoni (Dottore della Biblioteca Ambrosiana, direttore della Pinacoteca) L'Evangeliario e la sua custodia nell'antica liturgia altomedievale, Marco Petoletti (Università Cattolica di Milano) Le didascalie delle parti figurate e il distico augurale, Claudio Franzoni (Reggio Emilia) Le gemme antiche di reimpiego.

"Arte orafa e Arti figurative" è il titolo della terza sessione presieduta da Anna Rosa Calderoni Masetti (Università di Genova). Parteciperanno: Chiara Maggioni (Università Cattolica di Milano) Sulle tracce della committenza, Marco Collareta (Università di Pisa) Le ragioni dello stile: note sparse.


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