Dodici musei ecclesiastici ospitano a turno l'opera di Claudio Parmiggiani (Luzzara 1943), prima che giunga nella sua collocazione definitiva a Casa Museo del Beato Giuseppe Puglisi di Palermo. Un'ideale staffetta da Nord a Sud, in luoghi che non sono sacrestie, né aule di teologia, ma musei che accolgono la sfida del contemporaneo con consapevolezza critica e volontà di conferirle carica significante.
Lasciata la Collezione Paolo VI a Concesio (BS), l'opera arriva al Museo Baroffio e del Santuario di Santa Maria del Monte sopra Varese, quarta tappa del progetto AMEI (Associazione Musei Ecclesiastici Italiani), dove il lavoro dell'artista verrà presentato alla stampa dal Conservatore del Museo Carlo Capponi e dall'ospite relatore Padre Andrea Dall'Asta SJ, direttore della Galleria San Fedele di Milano.
Tra le realtà museali ecclesiastiche che hanno aderito al progetto, oltre al Museo Baroffio, si annoverano il Museo San Fedele a Milano, il Museo Adriano Bernareggi a Bergamo, la Collezione Paolo VI a Concesio (BS), il Museo del Tesoro del Duomo a Vercelli, Kronos-Museo della Cattedrale a Piacenza, il Museo Diocesano a Cortona (AR), il Museo Diocesano a Fabriano (AN), il Museo Diocesano a Molfetta (BA), il Museo Diocesano "San Matteo" a Salerno, il Museo Diocesano del Codex a Rossano (CS) e il Museo Diocesano Mons. Aurelio Sorrentino a Reggio Calabria.
L'opera Senza Titolo è stata commissionata dall'Associazione AMEI con una finalità ben precisa, quella di lasciare un segno forte e deciso: i musei ecclesiastici devono anche occuparsi di arte e cultura contemporanee, espressione del nostro tempo e della nostra società, proponendosi così come luoghi di inclusione, di confronto e di riflessione dove formare una coscienza morale, civile ed intellettuale.

Anche la scelta dell'artista è stata funzionale a tale finalità. Parmiggiani è infatti uno dei maggiori protagonisti del panorama artistico contemporaneo e la sua arte ha una straordinaria forza espressiva, capace di penetrare l'animo umano, inducendo l'osservatore alla riflessione e alla meditazione.

L'opera itinerante Senza Titolo – composta da diverse lastre di vetro nero sovrapposte e infrante al centro con un colpo netto e violento – evoca simbolicamente un dolore da cui si può rinascere: dalla frattura/ferita passa una luce, che illumina il nero delle lastre, il buio, lasciando intravedere un "oltre" di speranza, una luce. Appare quindi immediata l'analogia tra l'opera e la parabola esistenziale di don Giuseppe Puglisi, che, pagando con la vita la sua tenace e instancabile opposizione alla mafia, è diventato esempio di coraggio e motivo di speranza.

L'opera sarà visibile al pubblico durante i giorni e gli orari di apertura del Museo Baroffio e del Santuario a partire da mercoledì 10 maggio, tutti i mercoledì, giovedì e venerdì dalle 14 alle 18 e tutti i sabati e le domeniche dalle 10 alle 18 fino al 17 maggio. L'ingresso al museo costa 5 € l'intero e 3 € il ridotto.

Inoltre sabato 13 maggio, data l'eccezionale presenza in Museo dell'opera di Parmiggiani, il Museo Baroffio ospiterà uno dei concerti dei giovani musicisti vincitori del Concorso Un Pianoforte per Sacro Monte: la musica esce da Casa Pogliaghi.

Il Trio di fiati "Couleur du Bois" – composto da Eleonora Volonterio al flauto, Alessandra Rizzardi al clarinetto e Kevin Carlo Nunez Lovecchio al fagotto – si esibirà alle ore 15.45, proponendo un repertorio che spazierà dal classicismo di W. A. Mozart alla musica francese del primo dopoguerra di autori come G. Auric, A. Flégier e D. Milhaud, caratterizzati da sonorità inusuali. Sarà un'ottima occasione per visitare l'opera di Parmiggiani e la ricca collezione d'arte del Museo stesso, che spazia da opere dell'XII secolo a validi esempi di arte sacra contemporanea, accompagnati dalle note musicali del Trio di fiati "Couleur du Bois".