Novembre, anziché settembre – La riapertura degli spazi espositivi della Torre Colombera, prevista per settembre, è slittata a novembre, "ma per motivi tecnici e logistici, comunque sia banali", sottolinea Antonio Calvenzani, presidente della Fondazione che gestisce lo spazio espositivo. Ma ci siamo, la serie di appuntamenti culturali organizzati per l'anno attuale e quello nuovo è vicino: si inaugura domenica 11.

Nuovo programma e nuovo regolamento – Si rimane in linea con lo Statuto della Fondazione che promuove ed organizza manifestazioni culturali di vario genere, allo scopo di valorizzare e tutelare il patrimonio storico, artistico e ambientale di Gorla, ma adesso lo si fa con iniziative legate al territorio varesino, in particolare al contesto di riferimento del paese, compresi la provincia comasca e l'alto milanese. Il regolamento, invece, precisa chi deve sostenere le spese di gestione. Gli eventi proposti dalla Fondazione graveranno sulle casse di quest'ultima, mentre convegni e mostre proposti da privati saranno sostenuti da questi con il pagamento dell'affitto dei locali e dei cataloghi. I curatori, invece, cambieranno di volta in volta, a seconda delle manifestazioni.

Un'opera di Enzo MaioUn'opera di Enzo Maio

Si riparte con Enzo Maio – "Dopo un periodo di difficoltà, dovuti ad una certa saturazione, anche del pubblico, per noi come per altri spazi espositivi della provincia, e dopo tanta avanguardia, di difficile interpretazione per i fruitori, ripartiamo con un pittore valido del territorio di Varese, Enzo Maio, autore di paesaggi comprensibili che saranno sicuramente apprezzati da molti", dichiara il presidente della Fondazione, "lo spettatore viene coinvolto in un continuo gioco di influssi della natura sull'animo". La nuova stagione di appuntamenti culturali parte con una mostra di pittura, ma i 6 o 7 avvenimenti, che vedranno la Torre protagonista, non si concentreranno solo sull'arte, "perché", tiene a precisare Calvenzani "questo spazio non è una galleria!".

Gorla: centro culturale – L'obiettivo, nelle intenzioni della Fondazione, è fare di Gorla un centro per la cultura, che abbia i suoi cardini nella Torre e nel futuro Museo Tabacchi. Appunto: e il Museo Tabacchi? Palazzo Terzaghi sarà presto la nuova sede degli Uffici comunali, ma per la sua ala quattrocentesca, destinata ad accogliere il museo, il progetto tarda ad arrivare. Dopo la morte dell'ex sindaco Albé, l'attuale amministrazione ha lasciato andare un po' per le lunghe la questione del e l'architetto, preposto al restauro dell'edificio, dopo tre anni è stato licenziato per insolvenza. Solo nella primavera 2008 il Comune avvierà la gara d'appalto e ci vorranno ancora due anni, perché i nuovi spazi museali possano accogliere finalmente i gessi restaurati dell'artista nativo di Ganna.

La statua di Paolo Borghi all'esternoLa statua di Paolo Borghi all’esterno

Il concorso di scultura – La serie di eventi organizzati nel 2005 per il centenario della morte di Odoardo Tabacchi è saltata per una serie di fatti politici, burocratici legati a campanilismi e a incomprensioni tra le varie amministrazioni coinvolte nella faccenda del Museo e dei gessi. La Fondazione ha quindi pensato quest'anno di indire un concorso biennale di scultura intitolato all'artista varesino, per creare interesse intorno a questa grande figura dell'Ottocento italiano, in vista dell'apertura del futuro spazio espositivo.

Un museo interattivo – Il presidente ha le idee chiare: "Non sono io il diretto responsabile del progetto museale, ma è certo che si vogliono dei locali in cui si possa respirare e fare arte, attraverso un'impostazione interattiva delle sale e attraverso la creazione di laboratori didattici nei quali imparare ad apprezzare e a fare scultura. I soldi ci sono, bisogna solo aspettare che si sblocchino le lungaggini burocratiche e certe situazioni politiche…"

O. Tabacchi, Ugo FoscoloO. Tabacchi, Ugo Foscolo

La monografia su Tabacchi – "Forse è stato un bene che la mostra sullo scultore sia saltata due anni fa, perché allora avremmo potuto proporre un volume parziale. Con la creazione del museo e il completamento del restauro dei gessi, il catalogo, che si prevede sarà redatto da Skira, sarà un prodotto importante ed esaustivo che circolerà su tutto il territorio nazionale. Al progetto parteciperanno Fernando Mazzocca, Giorgio Zanchetti e una giovane studiosa laureatasi con una tesi su Tabacchi, Carlotta Bianchi", dicihiara Calvenzani, fiducioso anche sotto questo punto di vista.

Dopo le promesse, si attendono i fatti – Il portavoce della Fondazione ha pazientemente sopportato la incomunicabilità esistente fra il Comune di Ganna e quello di Gorla Maggiore in merito alla questione Tabacchi; ha creduto agli attuali amministratori che, nonostante i diversi problemi tecnici, burocratici e politici, si sono impegnati perché il Museo possa vedere il prima possibile la luce, ma dopo tante promesse e incomprensioni vuole i fatti. E i tempi sembrano propizi, perché i rapporti tra Fondazione e giunta attuale da una parte, e Fondazione e Sovrintendenza (due anni fa restia a far allestire la mostra su Tabacchi in Torre Colombera) dall'altra, si sono appianati. In attesa che tutto si aggiusti, speriamo che i sottili equilibri raggiunti non si spezzino per qualche futile motivo.

Enzo Maio.Il tempo e la pagina immobile
Torre Colombera – Gorla Maggiore
11 novembre – 16 dicembre
a cura di Stefano Crespi
inaugurazione domenica 11 ore 16.30
Info. 0331614801 – Torre. 0331619908 – Uff. stampa. 3403608461