Vittoria schiacciante per Enrico Remmert, autore torinese de La Guerra dei Murazzi, che al Premio Chara numero 30 si impone sugli sfidanti Luca Doninelli e Danilo Soscia.

La finale, condotta come sempre da Claudia Donadoni nella sala napoleonica di Villa Ponti, ha sospeso un calendario ricco di iniziative collaudate (come il premio fotografico e il dialogo con l’industria) e di inedite novità, come il concorso di videomaking. All’orizzonte, manca ancora il premio alla Carriera a Dacia Maraini, domenica 18 Novembre a Luino.

Tornando alla serata di premiazione, da segnalare il concorso giovani, che ha visto imporsi una certa idea di letteratura in erba. Femminile, vista la netta prevalenza di ragazze. E allergica a frontiere, dogane, barriere culturali. Lo dimostra la vincitrice, Susanna El Taher, italiana di padre palestinese che ha scelto di dedicare il racconto preghiera all’atavico conflitto arabo-israeliano.

Segnalato, lo svizzero Giorgio Genetelli, che ha promesso di affiggere la targa ad un sasso sul fiume.

Inediti, la comasca Elena Ferrini. Menzione speciale al gallaratese Jacopo Cazzaniga. Con un piccato intermezzo dell’editore, Pietro Macchione, esasperato da vincoli, lacci e paletti che impediscono a case medio piccole di interloquire con le grandi librerie, limitando drasticamente la circolazione di opere prime.

Dopodiché, spazio al notaio Franca Bellorini per uno spoglio tutt’altro che adrenalinico, visto l’inequivocabile trionfo di Remmert, accolto sul palco da ospiti, autorità e padroni di casa: le anime del Chiara Bambi Lazzati e Romano Oldrini.