Filippo BossiFilippo Bossi

Innamorato del proprio lavoro – Nel 2007 il Comune di Bodio Lomnago conferiva il "Premio Pintadera" a Filippo Bossi, per essersi distinto nella propria professione, quella di cameraman documentarista, e per aver portato nel mondo il nome di Bodio, suo paese d'origine. Filippo, scomparso nell'agosto del 2006 all'età di 38 anni, veniva ricordato da tutti come un grande amante del proprio lavoro. Una passione tanto grande la sua da riuscire a collaborare con "Overland" , il programma sulla Rai che per anni ha ripreso i viaggi di escursionisti che si spostano con i famosi camion Iveco arancioni per tragitti impervi e lunghissimi, come quello da Roma a New York, passando per la Siberia. Ma Filippo non si era fermato ad "Overland", lavorava, infatti, anche per una Tv locale novarese, per altri programmi Rai, per Videomusic, Tmc e per le Tv svizzere TSI e Teleticino.

Credere nei sogni – Gli amici di Filippo hanno deciso di riunirsi in un'associazione e di istituire un premio in suo onore perché vogliono che tanti altri giovani, proprio come lui, credano nel sogno di trasformare la passione del documentario per immagini e della telecamera in lavoro. Credere nei propri sogni è il messaggio lanciato dallo stesso "Premio Filippo Bossi": un disegno di Mario da Corgeno raffigurante "una donna che", come dichiara l'autore stesso, "è rappresentazione di un sogno".

'Metropolis''Metropolis'

Megalopolis – Per la prima edizione il premio non verrà consegnato ad un aspirante video operatore, ma ad un professionista di fama internazionale, Francesco Conversano – vincitore nel 2006 del David di Donatello con "Il bravo gatto mangia i topi" come migliore documentario -, che che sabato verrà premiato per "Megalopolis", una serie di dei documentari sulle megalopoli, andati in onda sulla Rai tra il gennaio e il febbraio 2008. Megalopolis è un racconto che si sviluppa fra l'Occidente e l'Oriente, un'esplorazione attraverso le città di Los Angeles, San Paolo, Il Cairo, Shenzhen, Karachi e Tokyo, strutture complesse e fragili, nelle quali ogni giorno si affrontano problemi quotidiani, quali l'abitabilità, il lavoro, l'inquinamento, la criminalità, le relazioni fra esseri umani sempre più soli e lontani, mondi nei quali ricchezza e povertà sono radicali e dove gestire etnie e religioni diverse è difficilissimo.

Importante è condividere – L'associazione "Amici di Filippo" intende rafforzarsi negli anni, cercando di autofinanziarsi attraverso l'organizzazione di concerti, ma tentando anche di collegarsi ad associazioni a scopo benefico, quali per esempio l'Avis, alle quali donare parte dei propri proventi, e cercando di istituire una borsa di studio per giovani meritevoli che vogliano sfondare nel mondo della cine – produzione, della musica o delle arti visive. "Si vuole tutto questo", tiene a sottolineare uno degli amici di Filippo, Silvio Gorini, "in nome della condivisione di momenti fra persone appassionate che hanno voglia di incontrarsi e di stare insieme, proprio come amava fare Filippo. E proprio perché il premio Filippo Bossi è metafora di un sogno, nelle prossime edizioni, esso sarà conferito sia ad un professionista che ad un aspirante video operatore".

La serata, presentata dalla conduttrice della RTSI Sara Galeazzi, avrà luogo sabato 26 luglio 2008 alle ore 21:30 in piazza Benemerita a Bodio Lomnago in un susseguirsi di dibattiti condotti dal mediatore svizzero Fabio Turetta tra il premiato e il pubblico, la proiezione del lavoro vincitore e la presentazione delle iniziative legate al Premio.
In caso di maltempo l'evento si svolgerà nel salone della scuola materna comunale.