Quanto le possibilità di raffigurare, non oggettivamente, l'ambiente naturale siano infinite, lo dimostrano le fotografie di Vittorio Pigazzini nella personale "Scenari e grafismi nel paesaggio", nel contesto del Festival Fotografico Europeo, in corso presso la ex Dogana Austroungarica a Lonate Pozzolo.
Nato a Monza nel 1929, dopo la laurea in chimica pura, Pigazzini nel '75 inizia l'attività di fotografo professionista occupandosi di ecologia e problemi ambientali. Ha lavorato per riviste quali Airone, Gardenia, Tutti Fotografi pubblicando più volumi con Zanichelli e Silvana Editoriale. Inoltre ha tradotto, dal francese e dall'inglese, testi fotografici di fondamentale importanza storica.
Le immagini in mostra esprimono il dinamismo estetico e compositivo, di una ricerca che affonda le radici verso una profonda conoscenza della storia moderna dell'arte. Sue foto fanno parte della collezione permanente della Bibliotheque National de France e del Musée des Arts et Traditions Populaires di Parigi.
Pigazzini usa l'obiettivo come un pennello, anima particolari conferendo loro movimento e allo stesso tempo compiutezza formale. Gli equilibri tra la successione dei segni e le trame da essi composte paiono carezze visive su particolari dai più non osservati, ribaltando l'idea di spazialità: da microcosmi a luoghi dell'infinito.
Vittorio Pigazzini – "Scenari e grafismi nel paesaggio"
Lonate Pozzolo – ex Dogana Austroungarica
Fino al 30 aprile
Orario: sabato e domenica 10-18