Bearth presenta ZumthorBearth presenta Zumthor

La semplicità nella grandezza – "Ricordo quando abbiamo festeggiato i tuoi 40 anni, o alle feste in Accademia quando eri tra gli ultimi ad andare a casa, ballando tutta la notte", divertito, emozionato e onorato Valentin Bearth direttore dell'Accademia di Architettura di Mendrisio ha introdotto la conferenza di Peter Zumthor. Professore invitato in diverse Università americane ed europee, ha insegnato progettazione presso l'Accademia di architettura di Mendrisio dal 1996, anno della fondazione, fino al 2008. La serata prosegue le conferenze con cui l'Accademia si apre sulla cittadinanza, incontri ed eventi che avvicinano il pubblico alla scuola: nome di fama mondiale dopo Jean Prouvè, noto architetto e designer francese. Conclude il ciclo di incontri pubblici la mostra che aprirà a maggio: 'Archizoom Associati 1966-1974. Dall'onda pop alla superficie neutra', curata dall'architetto Roberto Gargiani.

Peter ZumthorPeter Zumthor

Collina, città, deserto – L'Aula Magna gremita di gente, la sala in cui viene proiettata la conferenza altrettanto: è l'entusiasmo di ascoltare la voce di un personaggio che ha saputo guadagnarsi prestigio a livello mondiale. "E' un maestro ammirato dai suoi stessi colleghi, un architetto senza compromessi ed eccezionalmente determinato. I suoi edifici sono una presenza forte e senza tempo perchè Zumthor possiede il raro talento di combinare la semplicità e il rigore con la dimensione più poetica dell'architettura", con questa motivazione nel 2009 Zumthor vince il Pritzker, il Nobel dell'Architettura, dieci anni dopo aver vinto il Mies van der Rohe per la Galleria d'arte di Bregenz (Austria). Il titolo della conferenza, 'Collina, Città, Deserto', ha permesso all'architetto di spaziare e indagare diversi suoi progetti: dalla semplicità di edifici circondati dalla natura, a palazzi ed edifici immersi nella complessità urbana di una metropoli come New York. Entro il 2010 Zumthor porterà a termine un edificio dal fascino unico: il Memoriale per le 135 streghe messe al

Memoriale delle streghe (foto del cantiere, A. Nilsen)Memoriale delle streghe
(foto del cantiere, A. Nilsen)

rogo nel XVII secolo a Finmark in Norvegia.

Scoprire Zumthor – Frasi brevi e lunghi silenzi, sottili battute e risate contagiose: così la presentazione del maestro è stata ascoltata in religioso silenzio anche quando le immagini senza commento di sottofondo scorrevano in un veloce susseguirsi. Caratterizza Zumthor la passione per un'architettura concreta e, allo stesso tempo, poetica, fatta di conoscenze costruttive, di sensibilità e competenza nell'uso della materia, di coerenza nel disegnare e pensare lo spazio anche attraverso l'uso sensuale di luce, materiali, colori. Tra i capolavori pubblicamente ricordati: i Bagni termali di Vals in Svizzera (1986-1996), la Cappella Sogn Benedetg a Sumvitg, la Galleria d'arte di Bregenz, il Padiglione svizzero all'Expo 2000 di Hannover, il Museo d'arte Kolumba a Colonia, la Cappella Bruder Klaus a Wachendorf.

Voce d'architetto – In Pensare architettura del 1998, Zumthor ha dichiarato: "La nostra comprensione dell'architettura è radicata nella nostra infanzia, nella nostra gioventù; è radicata nella nostra biografia. Gli studenti devono imparare, quale fondamento della

I Bagni di ValsI Bagni di Vals

progettazione, a lavorare coscientemente con le loro personali e biografiche esperienze dell'architettura.
L'architettura è sempre materia concreta. Un progetto disegnato su carta non è un'architettura, ma soltanto una rappresentazione più o meno incompleta dell'architettura, paragonabile allo spartito musicale. La musica ha bisogno dell'esecuzione. L'architettura ha bisogno della realizzazione. Pensare associativamente, selvaggiamente, liberamente, ordinatamente e sistematicamente per immagini, per mezzo di immagini architettoniche, spaziali, colorate e sensuali. Ecco la mia definizione prediletta del progettare. Mi piacerebbe poter trasmettere agli studenti questo pensare per immagini come metodo di progettazione"

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