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È celebre il soprannome di Rosso Malpelo di Giovanni Verga, ma nelle immagini fotografiche di Annamaria Belloni i capelli rossi sono molto di più che sinonimo di capriccio, stranezza o spirito controcorrente e ribelle.
Hanno, piuttosto, il sapore del rischio di estinzione, di qualcosa che può anche scomparire e dunque oggi appare ancora più prezioso.
Alcuni scienziati, infatti, hanno calcolato che alla fine di questo secolo i rossi di capelli potrebbero estinguersi, in quanto il gene che li contraddistingue, MC R1, è recessivo ed è posseduto soltanto dal 2% della popolazione mondiale, mentre i portatori "sani" di questo gene sarebbero meno del 4%. La loro scomparsa quindi è molto probabile, anche se in passato si sono dimostrati più forti degli altri: nel nord Europa infatti i rossi sono prosperati in condizione di scarsa luce solare, mentre la popolazione "normale" soffriva di rachitismo.

Un sapore decisamente più dissacrante hanno invece gli ironici scatti di Giovanni Presutti che spiazzano per la

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loro lucida e veritiera analisi della realtà.
Una realtà contemporanea viziata dalla dipendenza dal consumo, da una patologica medicalizzazione e da strategie di comunicazione sempre più diffuse, invadenti ed aggressive. "Dependency" è il titolo della serie che denuncia un aspetto veritiero della nostra società, facendoci sorridere di fronte alle singole immagini, ma soprattutto favorendo un'accurata riflessione d'insieme sull'uomo assuefatto che mette a nudo le proprie debolezze e quella fragilità di fondo che resta il suo tratto distintivo, anche quando viene mascherata.

Una moderna e tenebrosa Ophelia è invece la protagonista dei lavori di Anna Laviosa, dal titolo "Black Water". Le figure, talvolta mascherate, altre volte

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languidamente adagiate nel liquido nero come la pece, si immergono a capofitto fino a sprofondare nel buio.

Il corpo femminile appena riaffiora nella vasca inchiostrata, tanto da apparire quasi completamente avvolto da un burqua notturno.
Il progetto artistico che trae la propria linfa vitale da molte citazioni letterarie e teatrali non vuole essere né inquietante né luttuoso, ma solo vividamente drammatico.

Il mare d'inverno potrebbe essere il titolo delle immagini di Marco Rigamonti.
Le foto sono state scattate sul litorale tra Nizza e Cannes.
Il lavoro è basato sul raffronto di due immagini che rappresentano lo stesso luogo. La fotografia a

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sinistra nel dittico è stata scattata in inverno, la seconda nell'estate seguente.

Così anche la spiaggia e i piccoli bar vicino agli scogli diventano teatri delle vicende umane, di veloci e passeggeri amori stagionali.
Qui viene indagata la relazione tra gli ambienti "pieni" e quelli "vuoti", vissuti e abbandonati. Spazi pieni vengono ripresentati a fianco deserti, raffreddati e silenziosi, rivelando il fascino e il coinvolgimento di un ambiente privato della presenza umana.
Una trasformazione sorprendente e insieme pienamente naturale, un po' come il passaggio delle stagioni, che dimostra come, nel giro di pochi mesi, le tracce concrete di un'esistenza personale o collettiva possano restare solo ricordi da polaroid arrossate.


PERCORSI DI LUCE
Tendenze della fotografia contemporanea

Dal 10 febbario al 3 marzo 2013
Castellanza, Villa Pomini, Via Don Luigi Testori 14
Autori in mostra: Annamaria Belloni, Anna Laviosa, Giovanni Presutti, Marco Rigamonti
Orari: venerdì e sabato dalle 15.00 alle 19.00
domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00
Ingresso libero
Segreteria organizzativa: Archivio Fotografico Italiano / e-mail: info@archiviofotografico.org
Sito web: www.archiviofotografico.org
Informazioni: Claudio Argentiero T.347 5902640 /
e-mail: claudio.argentiero@alice.it