Franca Ferrario ha donato, quest’estate, “Per non dimenticare” all’Associazione Nazionale Alpini. Il polimaterico, visibile a Varese, rappresenta “un paesaggio carsico, solcato dalla trincea che provoca profonde riflessioni anche verso il presente e questo luogo è il posto giusto per mantenere viva la memoria di ciò che fu – sostiene la critica d’arte Lara Scandroglio –  l’artista, nel suo desiderio di rievocare la memoria storica, ha voluto riprendere la spinta emozionale del cretto di Alberto Burri, che utilizzava la materia, quella semplice ma di impatto immediato, per arrivare nell’anima dell’osservatore con un modulo comunicativo che rende la sua arte unica e immediatamente riconoscibile”.

Quest’opera – aggiunge Lara Scandroglio, critica d’arte – vuole essere omaggio alla memoria di tutti coloro che, con abnegazione, spirito patriottico e coraggio hanno reso servizio al nostro paese. L’artista ha lavorato la materia con energia e trasporto emotivo seguendo quel legame intenso che possiede con la memoria. Le opere di Franca si contraddistinguono per essere toccate, vissute non solo con lo sguardo: coloro che entrano in contatto con i suoi lavori devono sentirne l’energia creativa, la materia che pulsa, il pensiero e l’impeto. Per non dimenticare ha un forte valore comunicativo e diviene indispensabile fonte materiale per le nuove e future generazioni affinché il sacrificio, lo spirito di appartenenza e l’orgoglio diventino i veri punti di riferimento”.

L’Artista
Spirito curioso e sensibile, Franca Ferrario è da sempre affascinata dalla natura in tutte le sue manifestazioni; dai suoi mutamenti e da come il tempo opera le trasformazioni sulla materia. La pittura ad olio degli esordi non la completa davvero e così la abbandona per dedicarsi completamente a quest’arte che vive tra pittura e scultura. La sua arte è un bassorilievo che, attraverso un meticoloso lavoro di incisione, riproduce i rilievi e il cromatismo delle rocce. Ama l’arte, la paleontologia, i misteri legati al passato. La contemplazione del cosmo così immenso e denso di mistero la affascina talmente che tenta di avvicinarsi ad esso attraverso la riproduzione della superficie lunare. Viaggia molto, non solo con la fantasia e questi viaggi diventano occasione per raccogliere pezzi di memoria: materiali, sassi, sabbie, conchiglie e quanto può creare un legame tra il luogo visitato e le sue opere che acquistano un significato unico prendendo vita. I materiali usati che vengono posti nell’opera contribuiscono a donare equilibrio e significato a tutta la composizione. I colori utilizzati sono estremamente simbolici e servono a valorizzare tutta la composizione. Le emozioni che suscitano le opere di Franca possono essere molto intense e l’osservatore ne rimane estasiato.

Biografia
Franca Ferrario è nata a Varese nel 1957 e risiede ad Oggiona con Santo Stefano. Gli studi da ragioniera vanno nella direzione opposta rispetto alla sensibilità artistica di Franca, da sempre appassionata di archeologia e arte. Ama viaggiare e stare a contatto con la natura. Inizia a praticare la pittura nel 2012 dipingendo ad olio e perfezionando la sua tecnica presso la scuola di pittura di Silvia Gabardi ma il suo interesse si sposta quasi immediatamente verso un’arte materica riproducendo realisticamente la parete in pietra. La sua arte è particolarmente apprezzata da persone non vedenti e ipovedenti. Collabora con l’UICI (Unione Italiana ciechi ipovedenti) e una delle sue opere è presente presso il Museo Tattile di Varese. Nel 2012 dà vita alle seguenti opere materiche: “Stromboli”, “Opera prima”, “Grande guglia”, “….ero già un’ammonite” e il grande dittico “Omaggio al continente Sardegna”. Dal 2013 espone alla Rassegna d’Arte di Varese e in svariate località con il Circolo Culturale “La Darsena” di Milano. Partecipa alle mostre collettive del Bacino Valdarno-Ticino e con la Pro Loco di Gallarate. Fa parte dell’Associazione Artistica 3 A di Gallarate con la quale partecipa a numerose mostre collettive.

Informazioni
Sarà possibile godere di questa bellissima opera presso la sede della Sezione di Varese dell’ Associazione Nazionale Alpini in Via degli Alpini 1.

Daniela Gulino