Un'opera dell'artistaUn'opera dell'artista

Arte made in Uk – Una nuova personale alla Cascina dell'Arte. Questa è la volta dell'artista Giovanni Broccardo, gallaratese d'infanzia, ma con una lunga esperienza all'estero alle spalle, conclusasi nel 2000. Giovanni nasce in Provincia di Venezia nel 1937, si trasferisce poi con la famiglia a Gallarate, ma dal 1982 fino a pochi  anni fa trascorre la sua vita in Inghilterra. Lì scopre la passione per la pittura, che nasce come valvola di sfogo per allontanare la stanchezza e forse anche qualche pensiero di troppo. Le sue opere risultano, infatti, inscindibili dalla componente biografica, che sembra riemergere anche dopo anni, nei colori e negli enigmi della sua arte.

Sapore metafisico – Le opere di Giovanni, o meglio di Giò Broccar, come ama farsi chiamare, appartengono ad un universo vagamente metafisico, dove profili umani ed oggetti inconsueti fluttuano isolati su di uno sfondo dal colore deciso, avvolgente. Prevalgono i rossi, i neri e l'oro, che contribuiscono al distacco dalle realtà verso un mondo piuttosto surreale e a tratti inquietante. Soggetto privilegiato: un paio di jeans, a simboleggiare la presenza umana, ma soprattutto a fornire un interessante supporto al colore, per sperimentare nuove tonalità e giocare con nuove superfici.

L'opera di tre metri (part.)L'opera di tre metri (part.)

Pensieri passati e presenti – In mostra sono raccolti i lavori realizzati nell'ultimo anno. Tra questi due si impongono con forza allo spettatore: un quadro è stato volutamente coperto da un telo per il suo carattere crudo e violento. Come dicevamo sono tanti i ricordi, spesso dolorosi, con cui l'artista si trova dopo anni a dover fare i conti e che, grazie alla pittura, riesce in qualche modo ad esorcizzare: "L'ultimo grido" raffigura un uomo impiccato a testa in giù da un albero, morente. Lo stesso uomo che Giovanni vide da piccolo, fuori casa, nel 1945, quando aveva come vicine di casa le SS tedesche. Più leggero pare a questo punto il tema dell'altra opera in questione, ovvero un enorme uomo alto tre metri, che denuncia con alcune scritte sul corpo la crisi economica in cui ci siamo imbattuti ultimamente.

L'arte che salva la vita – Colore e Pensiero risultano, quindi, le due dominanti di questa mostra: il pensiero che costantemente affiora in superficie, che si materializza in apparizioni misteriose e che porta ad interrogarsi sull'enigma del reale. Il colore, che nasce da questo pensiero, dal ricordo di una visione colorata sotto una lastra di ghiaccio, in cui sempre da piccolo rimase intrappolato e che oggi, come allora, costituiscono l'ancora di salvezza, la bellezza della vita.

"The gift of thought & colour"
 personale di Gio Broccar  (Giovanni Broccardo)

21 – 31 maggio 2009
Cascina dell'arte, via Vespri Siciliani 5/7,
Busto Arsizio (VA)
Inaugurazione: domenica 24 maggio, ore 17.00
Orari: giovedì-domenica 16.00-19.00