San Pietro in GemonioSan Pietro in Gemonio

Un tour nel romanico dietro l'angolo – Andiamo alla scoperta delle tracce lasciate dall'anno mille nell'architettura religiosa del nord della provincia: scopriamo le chiese di San Pietro a Gemonio, San Clemente sopra Sangiano e la piccola Sant'Agostino di Caravate. Tre chiese che portano i segni di un passato di religione antica e di una capacità costruttiva che legava la religione ad una forte carica di semplicità. Monumento nazionale, San Pietro in Gemonio è ben conosciuta grazie al suo imponente campanile romanico e la scarna bellezza delle sue mura oltre che per gli splendidi affreschi. Affreschi che durante l'estate saranno protagonisti dei primi lavori di restauro, che sono potuti cominciare grazie ad una campagna di donazioni e raccolta fondi intitolata "adotta un affresco".

Piccoli Capolavori – San Clemente sopra Sangiano è posto in un luogo incantevole che merita di certo la lunga passeggiata sul fianco del "Picuzz". Una chiesa isolata, dove visse per un certo periodo anche un eremita che dona una splendida vista su tutto il Lago Maggiore e sulla sponda piemontese. Se la giornata lo consente lo sguardo può spaziare a lungo senza stancarsi. La più piccola delle tre e la più affascinante è certamente però la chiesa di sant'Agostino a Caravate: un'opera che mantiene tracce dell'età in cui fu costruita e di una religiosità dimessa. Molto belli gli affreschi all'interno, anche se non del tutto conservati, che risalgono al tredicesimo secolo: interessante è anche il cimitero scavato che sta alle spalle dell'edificio che ospita sette tombe oggi vuote. Sant'Agostino è certamente uno di quei tesori nascosti nel territorio che si scoprono troppo spesso per caso.