Bennatti e il bozzetto del ritratto a GuglielmettiBennatti e il bozzetto del ritratto a Guglielmetti

Se è vero che non è più tempo di busti celebrativi, di ritratti scultorei impettiti, lo scultore Luigi Bennati ha invece ricevuto una commissione importante dalla Federazione Ginnastica d'Italia, rivolta alla commemorazione di uno dei più grandi ginnasti del XX secolo. Savino Guglielmetti, medaglia d'oro nella ginnastica alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1932, si è spento a Milano lo scorso gennaio, all'età di 94 anni. Era il più attempato atleta olimpionico vivente.

Egli partecipò anche alle olimpiadi del 1936 a Berlino e del 1948 a Londra, con lusinghieri risultati. Vinse più volte negli anni '30 i Campionati Italiani Assoluti, sempre gareggiando per i colori della Società Ginnastica Pro Patria 1883 di Milano. Terminata la carriera agonistica, rimase nel mondo della ginnastica come allenatore, giudice, dirigente, membro del Comitato Olimpico Internazionale, pluridecorato.

 Luigi Bennati è stato anch'egli ginnasta di valore nella Pro Patria di Milano, società dove proprio il campione olimpico lo indirizzò, dopo averne scoperte le doti. I due quindi si conobbero e frequentarono, accomunati dalla comune disciplina agonistica, non soltanto uno sport ma una sfida continua a se stessi, con i corpi dei ginnasti simili a sculture nello spazio.

Lo scultore Bennati con il bozzetto del ritratto a Savino GuglieLo scultore Bennati con il bozzetto del ritratto a Savino Guglie

Bennati divenne proprio scultore, cosicché Savino Guglielmetti, più gli anni passavano, soleva ricordargli: “Sarai tu che, una volta morto, dovrai farmi il busto.” Profezia non difficile, avallata dalla moglie del campione Ines e recepita dalla federazione, che con delibera del 7 luglio 2006 votava la realizzazione del busto in bronzo, da collocarsi nell'atrio della palestra di via Ovada a Milano.

Ricevuto l'incarico, Luigi Bennati si è messo al lavoro, basandosi sui ricordi personali, naturalmente, e sui ritratti fotografici più belli di Guglielmetti nel pieno fulgore della sua carriera. Nel mese di agosto, lo scultore modella il busto in plastilina, quindi, una volta ottenuto l'assenso dai committenti, procederà alla formatura del gesso e successivamente – ultimo atto – alla fusione dello stesso.

Entro l'anno, il busto sarà collocato e inaugurato, irradiando un po' di lustro anche sullo scultore, non nuovo a tali incarichi, che risolve con piglio e maestria. Trattandosi di un ritratto, va da sé che la somiglianza è richiesta, ma accanto ad essa il carattere dell'uomo e dell'atleta, che Bennati saprà ben condensare nel suo stile sintetico.