O. Quattrini, Figura sedutaO. Quattrini, Figura seduta

Passaggio di testimoneAntonio Quattrini è innanzitutto architetto, ma dal padre Oreste, scultore e valido insegnante al Liceo Artistico di Varese, ha ereditato il grande amore per l'arte e per la voglia di scolpire, tanto da trovarvisi a fianco come aiutante e quindi sostituto, una volta venuto a mancare Oreste. Padre e figlio a fianco, ma anche a confronto. Un confronto difficilmente vissuto da Antonio vista la personalità decisa e lo stile personalissimo del padre che fece dono dei trucchi del mestiere al figlio, non appena si accorse della sua propensione al mondo della scultura. Ma se nel passaggio di testimone, l'impronta originalissima dell'arte di Oreste permane in quella di Antonio, non c'è da dubitare che questi abbia trovato la propria cifra stilistica che lo rende indipendente da quella del maestro.

La solidità di Oreste, la frammentarietà di Antonio – Se Quattrini padre imprimeva le sue opere dalle linee fluide con un vigore e una compattezza tali, da racchiudere in volumi simili a forme embrionali, figure nelle quali anima e corpo si compenetrano, tanto fu sintetico ed assolutizzante suo spirito, Antonio, fatto tesoro del lascito paterno, cerca ed infine trova la propria strada nell'uso della linea frammentata, delle forme mistilinee e delle grandi costruzioni architettoniche, tipiche del suo carattere e del lavoro che svolge.

Una lingua viva – Una scelta accurata di disegni e sculture dei due autori, operata da Ettore Ceriani, curatore della mostra che si terrà nell'ex Chiesa di San Rocco a Carnago, intende illustrare i risvolti di un rapporto tra due personalità artistiche affini, ma distinte, e mostrare le continuità e le divergenze esistenti tra opere che, per citare le parole del curatore, "offrono un'immagine della scultura da considerare più che mai come lingua viva".

Oreste e Antonio Quattrini – sculture e disegni
Ex Chiesa di San Rocco
Via Italia
Carnago (VA)
Inaugurazione: sabato 13 settembre ore 17
Durata: 13-28 settembre 2008
Orari: sab. e dom. 10-12; 15.30-18.30
Ingresso libero