B. Munari, Scultura da viaggio contenuta in Documenti d’arte dB. Munari, Scultura da viaggio contenuta in
Documenti d'arte d'oggi.Mac 1958

"Opere d'arte a pieno titolo imbrigliate in un medium diverso". Così il noto collezionista Paolo Consolandi ha definito il libro d'artista sottolineando il fascino particolare di questi "oggetti d'arte" in cui parola scritta, immagine, tipografia e impaginazione grafica sono strettamente legate tra loro a creare un unicum ricco di significati poetici e visivi. La mostra, curata da Rina La Guardia e Luigi Sansone, rende omaggio a questa interessante forma di espressione artistica nelle sue più varie accezioni, dal libro figurato d'autore al "libro-manifesto", dalle riviste d'avanguardia fino alla più tradizionale cartella d'incisioni. L'esposizione, presentando per la prima volta al pubblico una selezione di materiali della raccolta della civica Biblioteca d'Arte, vuole essere un momento di valorizzazione del ricco patrimonio librario del Comune di Milano e si inserisce in un più ampio progetto di divulgazione di questo prezioso fondo tramite la creazione di una banca dati consultabile in rete.

Un
excursus sul libro d'arte. Il percorso espositivo parte da due importanti esempi di riviste nate tra fine Ottocento e primi del Novecento ("Emporium" e "Novissima") per arrivare fino a pubblicazioni dei nostri giorni, toccando i momenti salienti dello sviluppo del

L. Fontana, Fontana, 1958L. Fontana, Fontana, 1958

libro d'arte in Italia e non solo.
Uno dei periodi di maggiore sperimentazione fu quello delle avanguardie, quando l'oggetto-libro venne rivoluzionato sia nella forma sia nei contenuti divenendo veicolo di divulgazione di un nuovo linguaggio artistico come dimostrano alcuni esempi esposti in mostra tra cui Les mots en liberté futuristes di Filippo Tommaso Marinetti contenente tavole parolibere (1919) o il celebre "libro-imbullonato" di Fortunato Depero pubblicato da Dinamo-Azari nel 1927, ma anche due volumi della serie dei Bauhausbücher e la cartella Kleine Welten con 12 incisioni di Kandinskij, stampata nel 1922 durante il periodo di insegnamento dell'artista al Bauhaus di Weimar. Un altro periodo di grande vitalità per il libro d'artista ben testimoniato in mostra fu quello tra gli anni Cinquanta e Settanta, quando fiorirono numerose pubblicazioni – da "Documenti d'arte d'oggi" a "Azimuth", da "Factotum-Art" a "Documento-Sud" – che con vesti grafiche innovative e contenuti originali divennero specchio delle più importanti correnti artistiche nate in quegli anni e in alcuni casi strumento privilegiato di espressione o mezzo per avvicinare un pubblico più vasto all'arte.

L'ampia selezione, che comprende oltre a libri e riviste anche molte cartelle di incisioni tra cui ricordiamo Dieci puntesecche di Vittorio Tavernari stampata a Como nel 1943, permette di ammirare alcune edizioni di particolare pregio e rarità come Mythologie, cartella contenente dieci litografie di Giorgio de Chirico ritoccate a mano accompagnate da dieci poesie di Jean Cocteau pubblicata a Parigi nel 1934 o la prima edizione dell'Andy Warhol's Index (Book), pubblicata da Random House nel 1967 con spettacolari inserti a collage e pop-ups.

Da Kandinskij a Warhol. Libri e cartelle d'artista della Biblioteca d'Arte di Milano
Milano, Castello Sforzesco, Sala del Tesoro
Dal 7 luglio al 25 settembre 2011
A cura di Rina La Guardia e Luigi Sansone
Orari: martedì-domenica, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17:30
Ingresso libero

Il 20 settembre 2011 alle ore 17:30 si terrà nella Sala Weil Weiss una conferenza di Luigi Sansone intitolata Editoria d'artista dal Surrealismo alla Graffiti Art, a cui seguirà una visita guidata alla mostra.
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria: 02.88463657.