Ecce Homo, nella cappella XXXIIIEcce Homo, nella cappella XXXIII

L'immagine della verità – La ricetta è semplice: concentrare in un fine settimana estivo un vasto programma di iniziative, sotto tutte le forme di coinvolgimento artistico, per attualizzare il messaggio del Sacro Monte; dentro un Sacro Monte, nel suo perimetro, riappropriandosi della sua storia. Una via che anche da queste parti si conosce e che in qualche modo è stata istituzionalizzata nel corso delle manifestazione per il Quattrocentesimo della nostra Via Sacra, spalmate su più stagioni e pure in diversi periodi dell'anno. A Varallo, altra punta di diamante della corona dei teatri montani prealpini, si stanno invece accendendo i riflettori su Imago veritatis, l'arte come via spirituale, un festival di nuovo conio, che porrà la località piemontese al centro dell'interesse nel week-end, tra il 13 e il 15 giugno. "Rivivere lo spettacolo dell'arte sacra come un'esperienza spirituale, quale è sempre stata nella tradizione cristiana – è promesso dagli organizzatori – prima della secolarizzazione, se pure con diverse modalità a seconda dei periodi storici e dei contesti". Un moto a luogo, implicito nel titolo, che prelude a questa come ad un prima di edizioni futuri.

L'energia del luogo – Se quello varesino è la rappresentazione fedele di un cammino che si sgrana, tappa dopo tappa, come un Rosario, seguendo la scansione dei misteri gaudiosi, dolorosi, gloriosi, quello di Varallo è una sorta di cartografia del Pellegrinaggio in Terra Santa, ipotizzato nelle zone dove più influente era la minaccia coltivata dalla riforma; un topos della spiritualità medievale reso via via più difficile dalla

La deposizione di Gaudenzio FerrariLa deposizione di Gaudenzio Ferrari

conquista musulmana. Ma come tale, Varallo è anche una sorta di città celeste sulla terra, un'esperienza di spiritualità a tutto tondo; ed è di questo che il Festival vuole recuperare il senso, attraverso il coinvolgimento di più esperienze creative: l'esperienza del teatro, in prima istanza; l'arte come realizzazione plastica, pittorica e architettonica, ma anche come cristiana ars vivendi et operandi e il rapporto con la natura, nell'assorbimento dell'energia spirituale del luogo.

Un programma vasto ma misurato
– Nessun colpo d'ala, nessuna spettacolarizzazione fuori portata. Il colpo di teatro è forse l'arrivo dello scorribante Sgarbi per allora forse accasato in qualche casella sottoministeriale. Per il resto un programma pensato con misura e accordi di toni. Un programma definito, che verrà inaugurato alla presenza del Cardinale Tarcisio Bertoni, segretario di stato della Santa Sede. Un percorso che si articola tra lezioni magistrali, pellegrinaggi, concerti, mostre d'arte conferenze tenute da figure di spicco nel mondo della cultura quali mons. Timothy Verdon, Filippo Rossi, Elena Pontiggia. Nella giornata di domenica , poi, tra gli altri appuntamenti, quello della visita guidata d'autore: Davide Dall'Ombra, direttore dell'Associazione Testori, rievocherà il critico e letterato milanese e la sua specifica riscoperta del Sacro Monte di Varallo, alla base di ogni successiva rivalutazione dell'arte sacra popolare e, appunto, Vittorio Sgarbi che ne racconterà diffusamente i contenuti.
L'intero programma è consultabile sul sito www.imagoveritatis.it