La Stazione di arrivo della funicolare del Campo dei Fiori è un piccolo gioiellino realizzato tra il 1909 e il 1911 dall’architetto Giuseppe Sommaruga nell’ambito della più ampia progettazione del complesso del Grand Hotel Tre Croci, imponente e allo stesso tempo ben integrato nel contesto naturale, con annesso ristorante e appunto stazione di arrivo della funicolare.

La palazzina comprende a piano terra una grande sala d’aspetto, la sala macchine realizzata nel sotterraneo e l’abitazione del responsabile dell’impianto macchine al piano superiore.

 

 

L’edificio verte in stato di abbandono e noi che abbiamo avuto la fortuna di visitarlo in occasione del remake del film “Suspiria”, quando era adibito a falegnameria per la costruzione del set cinematografico, abbiamo constatato che ben poco rimane dell’antico splendore: ci sono cedimenti dei soffitti in vari punti, non esiste più alcun arredo se non la struttura della biglietteria interna in legno, che tra l’altro è ben conservata e qualche  mobilio della casa del responsabile. L’esterno è stato in gran parte spogliato delle pensiline, delle ringhiere e dei lampioni in ferro battuto.

La stazione presenta una parte inclinata che accoglie il percorso di arrivo della funicolare, una volta coperta da una pensilina, sostenuta da un unico arco rampante. Il fabbricato della stazione vera e propria, a pianta quadrata, si protende a sbalzo verso il percorso di arrivo e presenta una copertura altrettanto inclinata con due coppie archi rampanti.  Il paramento è interamente in pietra locale a vista, alternata con fasce di cemento. Nonostante le contenute dimensioni dell’edificio e il carattere di servizio ha lo stesso vigore espressivo di quelli maggiori, grazie ad un architetto capace di elevare ad altissima qualità architettonica anche una piccola costruzione.

Il trasporto su funicolare si colloca in un più ampio programma di sviluppo e di ingegnoso sfruttamento delle peculiari caratteristiche del territorio che fecero di Varese, nella prima metà del Novecento, una città di prim’ordine nell’ambito dell’accoglienza turistica e delle infrastrutture.

Ad esso contribuirono in larga parte le iniziative e le realizzazioni della “Società Anonima Grandi Alberghi Varesini” e della “Società Varesina delle Imprese Elettriche”. In particolare furono realizzati sul Colle Campigli, tra il 1910 e il 1913, il complesso comprendente il Kursaal, il Grand Hotel Palace – questo realizzato sempre su progetto del Sommaruga – che si occupò anche del restauro del Kursaal e della costruzione di un teatro annesso- e la funicolare che collegava il colle alla tramvia Varese-Masnago.

Il caratteristico mezzo di trasporto su rotaie della funicolare permise di attuare un agevole ed immediato collegamento con altri due luoghi chiave delle mete turistiche varesine: il Sacro Monte e da qui, a valle della prima cappella, attraverso una seconda linea, il Monte Tre Croci al Campo dei Fiori dove il Sommaruga nella costruzione del Grand Hotel attuò ardite soluzioni strutturali, volumetriche e decorative che ne fecero uno dei grandi maestri del Liberty italiano.

La prima a essere realizzata fu proprio la stazione di arrivo della funicolare. Il progetto era già pronto nel 1909 insieme a quello generale di tutto il complesso che però il Sommaruga dovette ridimensionare per ragioni economiche e inoltre venne abbandonata la soluzione iniziale della stazione addossata al corpo avanzato verso sud e collegato all’albergo, in quanto il meccanismo motore avrebbe certamente creato troppo rumore. La stazione venne quindi eretta separatamente a metà strada tra l’albergo e il ristorante. I lavori della funicolare, tecnologicamente all’avanguardia, (era allora la più alta d’Italia, giungendo a quota 1032 metri con un dislivello di 401 metri) furono compiuti in due anni e l’apertura dell’esercizio avvenne il 20 aprile 1911.

L’esercizio delle funicolari, segnando la fine di un’epoca, venne chiuso nel 1953 e le strutture smantellate nel 1956.

Cristina Pesaro