N. Addamiano, Murgia stellata, 2010N. Addamiano, Murgia stellata,
2010

Soffia il vento del Sud – Il calore della terra pugliese e la fredda città della Madùnina. I colori che il sole dona alla sabbia e al mare e l'azzurro tinto di grigio dietro le nuvole. Natale Addamiano porta tutto con se, negli occhi e nel cuore. Un bagaglio personale vastissimo che muove nel 1934 dalla natia Bitetto, in provincia di Bari e arriva oggi nel cuore del capoluogo lombardo, dove ha svolto una ricca e brillante carriera come docente di pittura presso l'Accademia di Brera per ben tent'anni (1976-2006). La duplice natura di un artista che riesce ad emozionare con il colore e a dar vita alla memoria con semplici tratti si ritrova oggi nella mostra personale allestita presso la galleria Dep Art di Milano. Una quarantina le opere esposte dedicate ai Cieli e alle Gravine che Addamiano realizza da molti anni.

L'ambivalenza di Addamiano – Curata da Flaminio Gualdoni la mostra propone con coerenza due tra le tematiche maggiormente affrontate dall'artista. Scrive il critico nel testo in catalogo: "E' nel 1979-1980 che il paesaggio di Natale Addamiano, territorio dell'anima ben più che dell'occhio, prende a vivere come, intuisce Roberto Sanesi in un testo memorabile del 1978, "un paesaggio così allontanato dalle eventuali fonti reali, da

N. Addamiano, La gravina (mattino), 2010N. Addamiano, La gravina (mattino),
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proporsi ormai come pura visione". Il motivo, il tema originario è quello della gravina, che per l'artista ha una duplice, preziosa funzione. Da un lato essa ha per antonomasia il valore di terra nativa, di homeland. Molfettese con i piedi a Milano e il cuore nella sua Puglia, Addamiano ha selezionato poeticamente nei decenni l'immagine della gravina come emblema d'una identità tutta. D'altro canto essa innesca nel problema pittorico, ossessione esclusiva dell'artista, una condizione eccentrica e di straordinaria ricchezza".

Ciò che non si vede – Nostalgia e ricordo uniti nel ciclo delle Gravine, tele delicate in cui si legge il passato vissuto dall'artista. Una memoria tangibile, ma rarefatta e arsa dal tempo, così come la terra che viene rappresentata. Scorrendo tra i dipinti si entra nel vivo della ricerca di Addamiano, un percorso in divenire che accoglie l'astrazione, nel senso più nobile del termine. La luce si fa colore e coinvolge l'intera atmosfera

L'interno della galleriaL'interno della galleria

traducendola in visioni liriche e senza tempo. La natura resa con diverse tonalità cromatiche è al centro anche di un altro ciclo presente in galleria, quello dei Notturni. Angoli di cielo immortalati dall'artista poco prima dell'arrivo del buio o colti nell'abbagliante tramonto che segue a una calda giornata estiva.

Dalla mente, al cuore – "Quadro dopo quadro, luce dopo luce, tono dopo tono, Addamiano traccia da allora una sorta di diario affettivo. È, ogni volta, presente alla visione e partecipe sino alle ultime fibre dell'essere suo, ma allo stesso tempo si astrae dall'ora, dal clima, dal luogo, e lascia che sgorghino dal suo colpeggiare breve e intensivo visionari umori simbolici, stille emotive che tramano un unico, potente sentirsi al mondo", continua Flaminio Gualdoni.
Accompagna la mostra un voluminoso catalogo in cui si trovano oltre 160 opere di Addamiano realizzate negli ultimi cinque anni, molte delle quali dedicate al tema dei cieli e delle gravine. Una sorta di monografia che illustra il suo linguaggio e ci guida alla scoperta di questo maestro.

NATALE ADDAMIANO
"Cieli e gravine"
A CURA DI FLAMINIO GUALDONI
FINO AL 3 LUGLIO 2010
Dep Art Milano
phone +39 02 36535620
Via Giuriati, 9
20129 Milano
Orario: dal Martedì al Sabato dalle 15 alle 19
Mattina e Festivi su appuntamento
Ingresso libero  
art@depart.it
http://www.depart.it/