Una delle opere in mostraUna delle opere in mostra

Stessi numeri – Per la seconda volta Caravaggio in mostra a Varese e per la seconda volta si conferma un'affluenza scarsa da parte del pubblico. Sono solo 3500 i visitatori entrati al Castello di Masnago per scoprire i due dipinti del Merisi esposti per ben due mesi. L'esposizione non ha dato l'esito sperato, ma ha semplicemente mantenuto gli standard di visita a cui il museo è abituato. Eppure la mostra si era aperta coi migliori presupposti, 254 erano infatti il numero di visite registrate nel primo week end seguito all'inaugurazione. Un picco che non ha avuto repliche. Anche in quest'occasione l'esposizione delle due opere avrebbe dovuto accendere gli animi degli esperti e solleticare la curiosità del pubblico in quanto entrambi i dipinti sono tuttora al centro di un dibattito sulla loro attribuzione definitiva. Ma autografi o non autografi gli splendidi quadri non hanno riscosso successo. La stessa sorte era spettata al Sacrifico di Isacco esposto nel 2008 a Villa Mirabello: anche allora Varesevive, promotrice dell'iniziativa, aveva registrato un'affluenza di circa 3500 visitatori.

Daniele CassinelliDaniele Cassinelli

Andamento costante – Una delusione se si pensa al numero di visitatori che solitamente si muovono per vedere anche una sola opera di Caravaggio nelle altre città, ma nessuno sconforto da parte del personale del museo varesino. Il conservatore Daniele Cassinelli conferma che "quest'esposizione è stata in linea con le altre per il numero di visitatori e bisogna anche tener conto dell'assenza di proposte didattiche". Infatti normalmente circa la metà delle presenze è data dalle scuole. "E' una mostra che non è costata nulla al comune di Varese e che ha avuto anche un buon riscontro da parte della stampa, sono stati fatti servizi su telegiornali nazionali e sono apparse recensioni sui quotidiani" ha poi affermato il conservatore. Eppure un nome altisonante come quello di Caravaggio avrebbe dovuto smuovere di più i varesini mentre molti dei visitatori probabilmente arrivavano da Milano.

Futuro già programmato –
Ma partite le tele del Merisi al Castello di Masnago si pensa alle prossime iniziative. In primis una mostra già programmata dedicata alla didattica: Percorsi museali nella maschera delle culture che inaugurerà il 29 gennaio e rimarrà aperta fino a fine febbraio. "Dopo la mostra didattica stiamo lavorando ad un progetto con l'associazione dei Liberi Artisti della provincia di Varese, con il presidente Morandini stiamo pensando ad un'esposizione con installazioni site specific sia per Masnago che per Sala Veratti" prosegue Cassinelli "un'occasione per dare spazio e visibilità

Partic. del Castello di MasnagoPartic. del Castello di Masnago

all'arte contemporanea nella nostra città". Dopo quest'evento che è in programma per marzo sarà la volta del Circolo degli artisti di Varese che quest'anno festeggia il novantennale, "in questo caso – spiega il conservatore – abbiamo pensato di fare una sezione retrospettiva in cui saranno esposte opere importanti conservate nei nostri depositi e una sezione con gli scritti e i documenti inerenti al Circolo".

Grazie ai fondi regionali –
Ancora top secret il grande progetto in programma per settembre che vede l'importante collaborazione di Villa Panza. Ormai assicurati invece i fondi per la nuova catalogazione SIRBeC che serviranno a completare il catalogo informatico entro la primavera del prossimo anno "la campagna fotografica è quasi terminata e una volta concluso il catalogo informatico provvederemo a reperire i fondi per quello cartaceo", ha specificato Cassinelli.
Ma il museo cambierà anche presto look, "abbiamo ottenuto i finanziamenti per fare dei lavori di riallestimento – spiega il conservatore – sicuramente interesseranno il guardaroba e il percorso della collezione permanente dove mi piacerebbe organizzare sezioni più compatte".