Si sta verificando, in questi mesi, un singolare dialogo tra la nostra provincia e Roma. Ma nessuno pare prestarci troppa attenzione: fino al prossimo 27 ottobre, il MAXXI, il Museo Nazionale votato alle Arti del XXI Secolo, dedica un'ampia rassegna alla fotografia di Luigi Ghirri, intitolata: "Pensare per immagini. Icone, paesaggi, architetture". La grande antologica, dedicata ad uno tra i maestri indiscussi della fotografia in Italia, è nata dalla collaborazione tra il Museo della capitale e il Comune di Reggio Emilia, la città dove il fotografo ha vissuto e alla quale ha lasciato il suo archivio. E proprio dai materiali originali – fotografie, menabò, libri, cataloghi e negativi – oggi conservati presso la Biblioteca Panizzi, la mostra intende partire per raccontare i diversi profili di questa complessa figura di artista. Una selezione di fotografie e libri documentano anche l'incontro e la collaborazione con gli artisti concettuali modenesi nei primi anni '70.

Gemonio, nel frattempo, diventa tappa per una mostra itinerante dedicata ai talenti emergenti della giovane fotografia che hanno guardato, e ancora si ispirano, al grande maestro.
"Thanks to Luigi Ghirri & Italian Emerging Photography", progettata e realizzata da Montrasio Arte, è stata presentata per la prima volta a Parigi, lo scorso novembre. La mostra proseguirà in modo itinerante alla Galleria d'Arte Contemporanea di Arezzo (7 settembre – 27 ottobre 2013 ) e fino al 2 giugno sarà aperta negli spazi del Museo Bodini di Gemonio.

A partire dalla rievocazione del passato, la libertà dei fotografi contemporanei fonde i generi e introduce dei nuovi codici espressivi in approcci giornalistici dove il tono narrativo, a volte autobiografico, gioca un ruolo importante. E se ad Ottavia Castellina il mondo di minuti dettagli si presenta attraverso un paio di occhiali, nel contrasto enigmatico tra "molto vicino" e "molto lontano", Margherita Cesaretti si focalizza su oggetti dimessi della periferia, eppure illuminati.

Guido Gozzano forse si ritroverebbe negli scatti di Susanna Pozzoli: a metà strada tra percorso concettuale e attenzione per "le buone cose di pessimo gusto", l'immagine è messa a fuoco tra gusto per lo scarto dimensionale e amorosa scelta per gli oggetti di ascendenza morandiana.

Alessandro Imbriaco e Claudia Pozzoli, invece, si concentrano sui palcoscenici naturali di giardini di villette a schiera e di crateri montagnosi. L'atmosfera del paradiso addomesticato e l'asperità della nuda roccia si fanno forma, colore, macchia, sostanza concreta perchè il diaframma aperto sulla natura si trasforma in occhio spalancato sulla realtà.

Thanks to Luigi Ghirri & Italian Emerging Photography
Luigi Ghirri & Marco Barbon – Ottavia Castellina – Margherita Cesaretti – Alessandro Imbriaco – Claudia Pozzoli – Susanna Pozzoli

Dal 6 aprile al 2 giugno 2013
Gemonio, Museo Civico Floriano Bodini, via Marsala 11
A cura di D. Astrologo Abadal e Laura Serani
info@amicidelmuseobodini.com – 0332.604276
Orari: sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30
Per maggiori info.: Montrasio Arte, Monza, via Carlo Alberto 40 – Milano, via di Porta Tenaglia 1

Clara Castaldo

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