Marcello MorandiniMarcello Morandini

Vincolato alla sua idea – "Mi sento prigioniero del mio progetto". Marcello Morandini, già presidente dimissionario dell'Associazione dei Liberi Artisti della Provincia di Varese, ha provato a gettare la spugna ma, nel momento in cui arriva a compimento il suo progetto conclusivo per il trentennale del sodalizio, è costretto a rivedere in parte la sua posizione. "Abbiamo costruito questa avventura della mostra e del volume che documenta trent'anni di vita e più di un anno di mostre personali. Non me la sento adesso di mollare, mi sento responsabile di questo progetto e almeno per un anno resterò in carica. Sarebbe vile".

Il clou
– La mostra alla Gam ha concluso il lungo tour de force cominciato all'inizio del 2007: una settantina, forse anche oltre, iniziative espositive personali dei soci, in una via via sempre più vasto coinvolgimento di realtà private e pubbliche, sedi deputate e non necessariamente, un fiorire di pubblicazioni e di aggiornamenti da parte dei singoli artisti: il tutto finalizzato al momento clou, la mostra comune, di Gallarate e al volume in cui vengono tirate le fila di una storia in ogni caso non banale, collettiva, sociale che ha visto tra alti e bassi passare i nomi più importanti dell'arte della provincia.

Il testimonial
– "Abbiamo dimostrato – continua Morandini – che si possono fare piani anche ambiziosi e realizzarli, quando lo si voglia veramente, con professionalità e rigore, con il contributo di tutti. Per gli artisti questo è un nuovo impegno, non un premio".  Non si arroga meriti particolari, ma è evidente la soddisfazione dell'artista mantovano, varesino d'adozione, nume tutelare quasi per forza; nominato per esplicita volontà di Silvio Zanella e ora costretto a fare i conti con un gruppo, almeno una buona parte di esso, che vede in lui l'unica garanzia e l'unico volto performante per tenere in piedi l'Associazione.

Far quadrare i conti – Il differimento del passaggio di consegne è, in ogni caso, solo rimandato. "Mi sembra altrettanto giusto che il presidente cambi dopo qualche anno. E ritengo difficilmente probabile, anzi quasi impossibile che dall'anno prossimo lo possa essere ancora io". I mesi che verranno serviranno a far quadrare il cerchio, in tutti i sensi, anche dal punto di vista delle impegnative risorse messe in campo per il progetto del trentennale; poi si vedrà quale tipo di sbocco alternativo l'Associazione vorrà darsi.