Due personalità forti, amanti del sogno e soprattutto artisti del colore in ogni sua possibile forma e che a distanza, nel tempo e nei luoghi, hanno saputo trasferire nella loro arte la propria visione della realtà, contribuendo ad abbellirla e ad impreziosirla.
A pochi passi dalle acque del Ticino, il Museo Archeologico di Sesto Calende è cornice di un dialogo speciale, quello tra Marc Chagall e Ottavio Missoni, figura legata al territorio e che con Chagall ha avuto diversi punti in comune, pur non essendosi mai conosciuti.
Ottavio Missoni è nato nel 1921 a Ragusa di Dalmazia e ha trascorso la sua adolescenza a Zara, un prigioniero di guerra in Egitto per quattro anni e poi in esilio con la sua famiglia a Trieste. Marc Chagall nasce nel 1887 a Vitebsk, in Bielorussia, da una famiglia ebrea, e dopo aver acquisito la nazionalità francese è stato costretto a emigrare negli Stati Uniti a causa della persecuzione nazista.

"C'era la possibilità di esporre le opere della Fondazione Chagall, così il comune mi ha chiesto di affiancarle a quelle di mio padre, per una sorta di affinità di origine dei due personaggi, entrambi costretti ad abbandonare la terra natia. Il pittore russo mi ha sempre affascinato, perché nei suoi lavori, come del resto in quelli di Ottavio, c'è la memoria dell'esule ma mai intrisa di nostalgia per il passato, ma anzi giocosa, con i segni divertiti dell'infanzia", spiega Luca Missoni, curatore della mostra assieme a Sara Pallavicini e Giovanni Lettini.

Il nomadismo della loro esistenza ha stimolato l'eclettismo delle loro opere: "Il colore è parte integrante del mio DNA ", ha detto Ottavio Missoni. "Dalla Dalmazia e Ragusa ho portato con me il blu e il rosso e l'arancio dei tramonti sul mare Adriatico. Caldo discorso giallo e marrone su rocce e sabbie, eroso dalle onde Neri non può mancare, si amalgamano E poi il. viola, il mio colore preferito, in tutte le sue sfumature. Anche se non si nota a prima vista, è sempre presente ".

Il fraseggio di questo dialogo, sottolineato dai colori vivaci e contrastanti, è pura gioia e poesia, filtrata attraverso un'atmosfera fiabesca.
Il maestro bielorusso ci parla attraverso le tavole dal ciclo della Bibbia e le litografie dalla serie dell'Esodo, esemplari, per tecniche e tematiche, della sua poetica.
Incalza Ottavio Missoni, tra disegni ed arazzi apre un caleidoscopio di colori intrecciati e forme, motivi a zig-zag, strisce, onde, patchwork, geometrie e motivi floreali.

"Ho sempre apprezzato la componente fantastica dell'opera di Chagall – conclude Luca Missoni – La sua realtà fiabesca nel sogno, elementi figurativi della memoria che si scompongono in un mondo colorato comunicando una dimensione ottimistica della vita. Lo stesso posso dire dell'opera artistica di mio padre Ottavio Missoni, dove i suoi arazzi sono composti da ritagli di maglia colorata che illustrano memorie. Una dimensione poetica e felice".

Un omaggio alle atmosfere cromatiche e oniriche di due artisti rivoluzionari che, se hanno avuto la possibilità di incontrare, sarebbe certamente collaborato a qualcosa di visionario.

Marc Chagall, Ottavio Missoni. Sogno e colore
Fino al 31 dicembre 2016
Sale del Museo di Sesto Calende, Palazzo Comunale in Piazza Mazzini
Lunedì – Apertura su Prenotazione per Aziende
Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì – dalle ore 10 alle 13.00 e dalle 15 alle 18.00
Sabato e Domenica – dalle ore 10 alle 18, con possibilità di apertura serale a richiesta per gruppi, aziende e scuole; inoltre c'è la possibilità di realizzare l'esclusiva "Cena a Palazzo" da organizzarsi su richiesta in sala Cesare da Sesto in Palazzo Comunale a fine visita esclusiva.
Il biglietto di ingresso per persona è di :
– 7 € per adulti,
– 5 € per bambini fino a 12 anni e ultra sessantacinquenni,
– 4 € per gruppi e scuole