Tremezzina – Dal 26 giugno villa Carlotta ospita To the women who are not allowed to fulfill their dreams! / A tutte quelle donne a cui non è permesso realizzare i propri sogni!, due interventi – uno effimero all’interno della villa e uno permanente all’esterno – ideati e realizzati dall’artista Maria Dompè (www.mariadompe.com), con la collaborazione dei giardinieri della villa.
Un progetto artistico che vuole valorizzare una nuova porzione di parco di collegamento tra il giardino storico e il bosco, che è stata riqualificata dopo i grandi lavori nel comparto boschivo e agricolo del compendio realizzati grazie al progetto Un passo nel parco, un passo verso il futuro.
Un intervento a verde permanente quello di Maria Dompè che, come Maria Angela Previtera spiega, “è stato ideato in linea di continuità con il percorso che dalla “porta del bosco” sale sulle alture soprastanti il giardino, seguendo gli antichi sentieri tracciati dai proprietari della Villa che, dal Settecento ai primi del Novecento, hanno modellato il parco e messo a dimora alberi secolari”.Si tratta di uno spazio plastico fiorito, intimo e raccolto, che per l’artista vuole essere “Un dono al bosco, alla natura, dalle donne per le donne”.
Come spiega la curatrice Elena Di Raddo “L’arte del giardino intreccia estetica, natura e riflessioni sull’equilibrio umano e la sua relazione con l’ambiente. Ma è anche una metafora della mente e dell’anima umana, che riflette la ricerca dell’armonia, dell’ordine e della bellezza. Su tali aspetti teorici si basa l’intervento di Maria Dompè”.
Le opere ambientali vogliono valorizzare così il patrimonio materiale e immateriale del parco e lo fanno intrecciando arte, storia e natura. Sono ispirati da tutte le donne costrette a rinunciare ai loro sogni e dedicati alla giovane principessa Carlotta di Prussia, proprietaria della villa, morta precocemente a soli 23 anni, come spiega l’artista Maria Dompè: “Due interventi ambientali in dialogo con il luogo e la sua storia. Due reali momenti di riflessione su ciò che l’arte può offrire alla lettura del mondo e del destino umano”.
Il lavoro effimero, nella sala dei gessi del museo, è realizzato dall’artista con la collaborazione di Livia Crispolti e dei suoi studenti del corso di Cultura tessile (Dipartimento di Progettazione artistica per l’impresa) dell’Accademia di Belle Arti di Brera, che hanno lavorato sul tema della condizione della donna.
Il 26 giugno alle 19, nel corso dell’inaugurazione interverranno il coro femminile Hildegard von Bingen, fondato e diretto da Tiziana Fumagalli, che studia e diffonde, oltre al tradizionale repertorio polifonico, brani dedicati a figure femminili e soprattutto musiche di compositrici.