Alba (CN) – La città di Alba nell’ambito di Esterno GAM, con la collaborazione dell’Archivio Gallizio di Torino e il Centro Studi Beppe Fenoglio, con “Pinot Gallizio e la scoperta della preistoria: reperti, opere, collezionismo”, a cura di Maria Teresa Roberto, in corso al Museo civico archeologico e di scienze naturali Federico Eusebio, rende omaggio a un suo illustre cittadino che ha dedicato l’intera vita alla ricerca preistorica e archeologica e al collezionismo.
Stilato l’elenco di enti, associazioni, musei e quant’altro, veniamo al nocciolo della questione, poiché risulta doveroso definire la figura di Pinot Gallizio (Alba 1902-1964).
La mostra mette in evidenza l’esito di ricerche eseguite tra il 1943 e il 1949 nei siti esplorati alcuni decenni prima dal mineralogista Giovanni Traverso (Genova 1843-Alba 1914) compresi testi, materiali fotografici, manoscritti inediti tra cui le pagine sulle quali Gallizio appuntò i risultati delle sue analisi.
Da tali premesse nasce l’interesse per la sezione neolitica di Alba.
Gli anni Cinquanta sono contraddistinti dall’incontro che Gallizio ebbe con l’artista danese Asger Jorn (Vejrum 1914-Aarhus 1973) anch’egli ricercatore archeologico e fra le figure di spicco del gruppo CoBra e del Movimento per una Bauhaus immaginistica.
Inoltre in mostra compaiono per la prima volta la grande testa arenaria del 1957 con accanto monotipi e alcune pagine del Diario emozionale dipinto, dove Gallizio espresse tra il 1956 e il 1960 differenti forme di espressività pittorica.
A concludere il percorso espositivo è l’Anticamera della morte concepita da Gallizio negli ultimi mesi del 1963.
Mauro Bianchini
“Era Gallizio. Pinot Gallizio e la scoperta della preistoria: reperti, opere, collezionismo” – Alba (CN) – Museo civico archeologico e di scienze naturali Federico Eusebio, Via Vittorio Emanuele II, 19. Fino al 12 ottobre. Orari: martedì-venerdì 15-18; sabato, domenica e festivi 10-13/15-19.