L'opera di DuchampL'opera di Duchamp

L'artista ciclista – Varese protagonista mondiale. Le due ruote arrivano nella città giardino e le menti dei creativi non perdono l'occasione unica di mostrare ad un pubblico così vasto ed eterogeneo la nostra arte. Tra le numerose proposte arriva puntuale anche quella di Luca Scarabelli. Artista concettuale di Mozzate, insegnante al liceo artistico di Varese, ciclista da sempre per passione e attualmente in veste di curatore. L'istituto superiore ha pensato di coinvolgere un suo docente per ideare una mostra da allestire nelle sale del Museo Bertoni. Scarabelli ha così deciso di coinvolgere una serie di artisti proponendo loro di realizzare opere sul tema della bicicletta, non in chiave d'illustrazione, ma da reinterpretare come simbolo e veicolo di numerosi significati. Il ciclismo inteso come strumento comunitario impregnato di valore sociale, emblema dello sport da interpretare come mezzo per creare sinergie, comunicazione, interazione.

Duchampiana memoria – Marcel Duchamp nel 1913 ha esposto una ruota di bicicletta su uno sgabello. Un ready made che veicolava una profonda volontà di destabilizzazione del pubblico e lo sconvolgimento stesso del mercato del collezionismo che si trovava a fare i conti con un oggetto d'uso comune eletto ad opera d'arte. Luca Scarabelli prende ad esempio l'operazione concettuale del maestro francese e propone ai suoi colleghi "di 'svitare' quella ruota dallo sgabello e rimetterla in circolo sulle strade per poi riposizionarla sul suo sgabello". L'artista chiede quindi di ragionare sull'aspetto semantico e non su quello didascalico, creando "opere che 'pensano' al ciclismo come ad uno sport dal sapore epico, colorato da decise componenti emozionali, dalla profonda memoria collettiva, ma anche lavori che presentano la poesia di una comune quotidiana passeggiata in bicicletta…" così Scarabelli si rivolge agli artisti coinvolti.

Umberto Cavenago, Sottiletta, 2007Umberto Cavenago, Sottiletta, 2007

Singoli espressioni – Le opere sono state consegnate al curatore proprio in questi giorni e sono emerse numerose differenze. I 13 artisti hanno infatti scelto di utilizzare diversi mezzi espressivi dalla pittura, alla scultura, alla fotografia ai video per sottolineare uno o più aspetti del ciclismo. "Alberto Garutti ha creato un roccolo di filo rosa lungo più di 3000km, la stessa distanza percorsa dal Giro d'Italia" ci dice Luca "Ottonella Moccellin e Nicola Pellegrini hanno realizzato un triciclo, oggetto usato come riflessione sulla comunicazione al quale sono collegati diffusori acustici e frequenze radio". Presente anche Giannetto Bravi con un lavoro fotografico sulla storia del ciclismo e Umberto Cavenago con una scultura in acciaio. Pochi esempi di un gruppo eterogeneo e singolare che meriterà una particolare attenzione, "per alcune opere non è immediata la comprensione, ma credo che una volta in mostra anche il pubblico riuscirà ad orientarsi. Sono tutti lavori che hanno la forza di raccontare lo spirito della mostra senza cadere nella retorica" sottolinea Scarabelli.

Aggiunte divertenti – Il curatore è soddisfatto del risultato e della partecipazione. Attualmente in stampa anche un catalogo completo con un testo di Francesco Tedeschi, critico dell'Università Cattolica di Milano che ha collaborato alla curatela. Insieme ai testi anche una serie di particolari interviste "più che interviste si tratta di dialoghi con ciclisti professionisti che ho raccolto nell'ultimo periodo. Tra di loro c'è anche il grande campione Gianni Bugno che dopo la chiacchierata ha fatto un disegno di un ciclista in corsa che è diventato poi il simbolo della mostra" spiega Scarabelli. Tra gli sportivi coinvolti anche una squadra amatoriale il Makako team; vista la presenza di vocaboli e frasi usate solo nel gergo ciclistico Scarabelli ha ben pensato di aggiungere alla pubblicazione un divertente dizionario per orientare in non addetti ai lavori.

Una ruota che sale e scende dallo sgabello
dal 13 Settembre al 5 Ottobre 2008
MUSEO FLAMINIO BERTONI
via Valverde 2, Varese.
tel +39 0332 252515
fax +39 0332 252514
www.flaminiobertoni.it
museo@flaminiobertoni.it
orari: martedì, giovedì, sabato e domenica 14.30-18.30
altri giorni su prenotazione
Inaugurazione: Sabato 13 Settembre 2008, ore 17,30
Artisti: Cesare Biratoni. Giannetto Bravi. Sergio Breviario. Riccardo Paracchini. Umberto Cavenago. Maurizio Donzelli. Alberto Garutti. Giuliano Guatta. Michele Lombardelli. Marco Neri. Ottonella Mocellin & Nicola Pellegrini. Luigi Presicce. Giovanni Rubino.
Marco Vaglieri