Busto A. – Senza spostarmi di un centimetro da casa, questo volume mi ha accompagnato e coinvolto in un tour mondiale alla scoperta di luoghi ricchi di libri e di fascino….Pensando di “partire per ripartire” seguirei il consiglio di Cees Nooteboom che considera questo libro “Una caccia al tesoro che non vorresti finisse mai”. Un viaggio per regalarci un inventario di luoghi ed atmosfere che l’autore riesce a farci vivere pagina dopo pagina dicendo: “Ogni libreria riassume in sè il mondo intero.
Non è una rotta ma un corridoio aereo che snodandosi tra ripiani e scaffali, collega il luogo in cui viviamo e le sue lingue con regioni sconfinate dove si parlano altri idiomi. Non è una dogana internazionale ma un valico che dobbiamo attraversare per cambiare topografia e di conseguenza anche toponomastica ed epoca.
Un volume stampato nel 1976 trova posto accanto a un libro pubblicato appena ieri, arrivato da poco, che profuma ancora di lignina; non è una strada ma una rampa di scale; una soglia, forse. Oppure, ancora niente di tutto questo. E’ un luogo di incontro tra generi diversi tra una disciplina o un’ossessione e il suo contrario, sovente a essa complementare: il teatro greco e il grande romanzo americano, la microbiologia e la fotografia, la storia dell’Estremo Oriente e la letteratura popolare del Far West, la poesia hindu e le Crónicas delle Indie occidentali l’entomologia e la teoria del caos.
Da Atene passa ad illustrarci le librerie più antiche del mondo, le librerie in capo al mondo, le librerie di tutti i giorni ,le ineluttabilmente politiche di catena quelle di viaggio dove la cartografia è protagonista al pari di poesia e prosa, per planare sulle virtuali.
L’autore infine ci parla di scrittori dimenticati e di libri di cui non si ha memoria. Il viaggio prende le mosse da un racconto datato 1929 e ambientato in luogo di poca importanza a Vienna . Stephen Zweig ci regala la figura di Mandel per spiegare a tutti quello che diverrà un mestiere in cui perdersi.
Ora non posso che augurarvi buona lettura e buon viaggio!

Francesca Boragno